Da tempo aveva reso la vita della ex moglie e della figlia un inferno. Minacce, atti persecutori, violenza, violazione di domicilio e continui messaggi e telefonate minacciose e finalmente nella notte tra sabato e domenica, dopo l’ennesimo episodio di minacce, il 62enne G.C., di Piovene Rocchette, è stato arrestato e messo agli arresti domiciliari con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese e alla loro dimora di Carrè.

L’uomo è stato preso in flagrante, mentre tentava di entrare con la forza in casa della ex coniuge, che vive con la figlia 32enne che solo 3 giorni prima avevano sporto denuncia ai carabinieri della Stazione di Chiuppano per minacce, vessazioni e danneggiamento degli arredi da giardino collocati nella casa della ex moglie.

A chiedere l’intervento al 112, nella zona industriale di Carrè, è stata proprio la figlia 32enne che vive con la madre separata dall’uomo da oltre dieci anni, perché l’uomo, in preda ai fumi dell’alcool nel primo pomeriggio di sabato, dopo aver suonato a lungo e insistentemente al citofono di casa, aveva scavalcato la recinzione, attraversato il giardino antistante e aveva raggiunto la porta d’ingresso sulla quale sbatteva fortemente i pugni, costringendo  le due donne a chiudersi a chiave in una stanza in taverna e chiedere l’aiuto anche dei vicini.

Immediatamente è arrivato sul posto un equipaggio della radiomobile della Compagnia di Thiene, che ha individuato il 62enne in giardino, dove continuava ad inveire contro i militari e i vicini accorsi in aiuto alle due donne.

L’uomo è stato subito bloccato ma ha proseguito a mostrare atteggiamenti aggressivi nei confronti della sua ex e della figlia. Quindi è stato accompagnato negli uffici di via Lavarone per le incombenze del caso. Qui, dalla ricostruzione dei fatti, anche grazie a diverse testimonianze, è emerso che questo era solo l’ultimo di una serie di comportamenti persecutori e molesti. Continui messaggi e chiamate dal tono minaccioso, appostamenti sotto casa, pedinamenti in strada e danneggiamento degli arredi da giardino proprio qualche giorno prima

L’uomo, con specifici pregiudizi di polizia e condanne per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, è stato quindi arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Vicenza, è stato condotto a casa sua agli arresti domiciliari dove, da mercoledì 16 dicembre, dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto dal Tribunale di Vicenza alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle due donne.

di Redazione Altovcentinonline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia