La notizia ha sconvolto tutti stamattina, quando si è diffusa a macchia d’olio perchè Emilio Vitacchio, 74 anni, titolare dell’omonima azienda agricola che aveva compiuto 100 anni l’estate scorsa, ieri aveva lavorato come sempre. Aveva ricevuto i clienti con il sorriso e la cortesia che lo contraddistinguevano e nulla lasciava presagire che la morte fosse in agguato. Con lui se ne va un pezzo di storia, un esempio di umanità e di umiltà. Di passione e devozione per un lavoro, che tramandato di generazione in generazione, con lui ha raggiunto il massimo successo con riconoscimenti prestigiosi. Figlio del severo Guerrino, Emilio aveva voluto essere un padre diverso con il suo Massimo. Da un paio d’anni gli aveva lasciato il timone dell’azienda pur rimanendo sempre presente. Ma non voleva essere ingombrante come era stato con lui il papà.
Emilio Vitacchio era innamorato del Torcolato e amava raccontare la storia di questo vino, che è emblema di un territorio ricco e pregnante come diventa l’uva che faceva essiccare.
Credeva nella qualità che solo l’artigianalità può dare al vino. Nel 1995, arriva il marchio Doc e nel 2002, insieme ad altri soci, fonderà La Magnifica Fraglia del Torcolato doc di Breganze.
Il funerale di Emilio Vitacchio si terrà venerdì alle 16 al Duomo di Breganze, dove giovedì alle 19 si reciterà il Rosario.
Alla moglie Maria, al figlio Massimo, alla nuora Deborah e ai nipoti le più sentite condoglianze dalla redazione e tutto lo staff di AltovicentinOnline.