Non ce l’ha fatta la bambina di appena tre giorni, trasportata all’ospedale San Bortolo di Vicenza, dopo che la madre l’aveva scaraventata sul pavimento di casa. La tragedia familiare si è consumata a Lisiera, frazione di Bolzano Vicentino, dove i neo genitori vivevano. La piccolina aveva appena tre giorni e non ha retto ai traumi riportati in seguito all’impatto.
Si è tramutata in infanticidio l’accusa nei confronti della madre, che aveva dopo tentato il suicidio cercando di sgozzarsi. E’ stata arrestata dai carabinieri ed adesso è piantonato nel reparto di psichiatria del San Bortolo.
Non sono servite le preghiere del padre sotto choc. Nel giro di ventiquattro ore si è visto cambiare la vita che, per lui e per la madre della neonata che non c’è più, avrebbe potuto essere felice.
Ma la depressione post partum era in agguato. Come se avesse annebbiato la mente della puerpera.
La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta, dando mandato ai carabinieri di fare piena luce sulla storia clinica di questa donna, che soli pochi giorni ha dato alla luce la piccola e che poi ha ucciso.
Dovrà essere accertato se il ‘mostro nero’ della depressione post partum fosse sfuggito ai medici, che forse l’hanno dimessa senza comprendere la gravità di una probabile situazione emotiva.
Sono soltanto ipotesi sulle quali lavoreranno a lungo i Carabinieri della Compagnia di Thiene. A loro il compito adesso di ricostruire la tragedia nei dettagli. Un fatto che accende i riflettori su un tema delicatissimo e troppo spesso sottovalutato da esperti ed opinione pubblica.
Al momento non ci sono indagati, tranne l’autrice del grave gesto che ha portato alla morte della propria figlia.
di Redazione AltovicentinOnline