Ci sono anche due thienesi e due scledensi nella banda che il primo aprile 2021, assaltò la villa di un noto imprenditore di Marostica .
I carabinieri di Bassano del Grappa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia in carcere nei confronti di Sami Rizaoui, 27enne di Gallarate (Varese), Ilyass Achraoui, 31enne di Thiene, Omar Bribry, 23enne di Schio e della misura degli arresti domiciliari nei confronti di Carmelo Giacchi, 55enne di Schio e del divieto di dimora nel Veneto nei confronti di Hicham Zidane, 26enne di Cassano Magnago .
Indagati altri due uomini. Giacchi è accusato di aver fornito alla banda le informazioni utili per poter mettere a segno il colpo.
La ricostruzione dei carabinieri e i ruoli
Quel giorno, tre individui travisati, uno dei quali armati di pistola semiautomatica, facevano irruzione nella casa dell’imprenditore, entrando dalla porta scorrevole della cucina, dopo averla scardinata con un piede di porco. Saliti al primo piano nella zona notte, i malfattori si imbattevano in un ospite del proprietario della casa, ancora a letto. Dopo averlo minacciato con la pistola e fotografato i suoi documenti, affinché fosse conosciuta la sua identità e la sua residenza (….adesso sappiamo dove abiti……), i rapinatori rovistavano dappertutto per poi impossessarsi di due corone in metallo dorato, per un valore di poco più di cento euro, per quanto le loro intenzioni, chiaramente manifestate all’ospite, fossero quelle di rinvenire i preziosi dell’imprenditore. Quindi i malviventi si dileguavano a piedi attraverso i campi retrostanti, assieme ad altri complici. Nel prosieguo delle indagini veniva scoperto un tentativo di furto posto in essere dallo stesso gruppo criminale la mattina del 30 marzo 2021, appena due giorni prima, non portata a termine a causa della presenza del nipote dell’imprenditore, il quale, trovandosi occasionalmente a casa dello zio, si imbatteva in alcuni giovani, entrati furtivamente nel giardino, provocandone la fuga. Analogamente, anche la sera dell’11 aprile 2021, Omar BRIBRY, a bordo di un’utilitaria, insieme Ilyass Achraouie ad altro complice, avevano tentato l’ennesima incursione all’interno la ditta dello stesso imprenditore nella periferia di Schio (, col chiaro intento di portare a termine quanto prefissato, verosimilmente alla ricerca dei preziosi non rinvenuti a Marostica la mattina del 1° aprile 2021. In tale occasione i tre erano stati messi in fuga grazie alla tempestiva attivazione del sistema di videosorveglianza che provocava l’immediato intervento del proprietario e dei carabinieri del posto. L’ indagine (analisi dei fotogrammi e filmati dei varchi dei circuiti di video sorveglianza comunali, analisi dei filmati delle case/ditte ubicate nelle immediate vicinanze della casa rapinata, disamina dei dati di traffico telefonico, testimonianze di una pluralità di persone, integrati da molteplici servizi di osservazione e pedinamenti ed il ultimo perquisizioni personali e locali degli indagati e conseguenti sequestri dei loro telefoni cellulari) da parte dei militari operanti, coordinata dalla Procura, ha consentito di giungere alla fondata conclusione in ordine alla responsabilità di tutte le persone sottoposte a misure cautelari sulla base della richiesta avanzata da questa Procura al GIP di Vicenza. Sono accusati a vario titolo,di essere stati gli esecutori materiali della rapina o comunque aver partecipato attivamente con funzioni di palo; Carmelo Giacchi, in qualità di basista, per aver fornito al gruppo criminale le informazioni necessarie per portare a compimento la rapina.