Non c’è pace per l’Ospedale di Asiago che torna al centro della polemica dopo la dura presa di posizione del Sindaco Roberto Rigoni Stern, stanco di ricevere le lagnanze di residenti e turisti inferociti soprattutto per una Pediatria che funziona a mezzo servizio con personale presente quasi mai dopo le 16 del pomeriggio.
Tra le varie voci che si sono sollevate contro l’attuale situazione della pediatria altopianese c’è quella di Patrizia Forte, nonna di Mattia, nato il 17 giugno scorso: “Mia figlia è salita da Altavilla, dove risiede, da me ad Asiago cercando di scappare dal gran caldo. Col piccolino di neanche due mesi giù è dura: purtroppo giovedì scorso è stato poco bene, aveva la febbre e abbiamo pensato di portarlo a visitare. Non posso lamentarmi per l’accoglienza, hanno fatto tutta una serie di accertamenti ma ad un certo punto, saranno state le 14, ci hanno detto che lì non sarebbe potuto stare e per tenerlo comunque monitorato avrebbe dovuto scendere a Bassano o Santorso dove infine, con l’ambulanza, è stato in effetti portato”.
Una decisone precauzionale per il piccolo Mattia che oggi sta meglio ed è tornato a casa, ma che comunque lascia fortemente interdetta la nonna che ad Asiago ci è nata e ricorda con rimpianto gli anni in cui l’Ospedale era un’eccellenza che non conosceva disagi: “Quando si sale in Altopiano si vede la nuova struttura, di sera le luci la fanno sembrare una nave da crociera in mezzo al verde ma mi chiedo: se poi non sono in grado di seguire chi ha bisogno, tanta apparenza cosa serve? Ci rendiamo conto – conclude Patrizia che comunque ci tiene a precisare che la sua non è una critica che vuole entrare nell’ambito politico, ma l’amaro sfogo di un’asiaghese – che l’ospedale deve essere un riferimento per noi che viviamo qui come per le migliaia di turisti che affollano tutto il comprensorio”?
A dar man forte al racconto della coraggiosa nonna, anche la voce delle ‘Pance dell’Altopiano’, l’associazione che raccoglie una cinquantina di neomamme stanche di promesse vaghe e rinvii che sanno quasi di beffa: “L’episodio accaduto e denunciato sui social è purtroppo l’ennesimo: la presa di posizione del Sindaco aiuta sicuramente ad alimentare la nostra speranza. Certe volte è una dura lotta mantenerla viva davanti a mille silenzi assordanti ricevuti dall’Ulss 7 Pedemontana e dai vertici della regione: noi di certo non molliamo, convinte che le vane promesse non ci bastano più”.
Istanze che appunto trovano nel primo cittadino di Asiago un alleato più che mai determinato ad andare fino in fondo: “Per il prossimo inverno c’è l’assoluta necessità che questo problema venga risolto” – chiosa Rigoni Stern che negli anni non si è mai risparmiato sul tema anche scontrandosi con i big della politica veneta – “affinché si possa fornire l’assistenza necessaria a tutti i bambini del nostro territorio ed ai molti che dalla pianura vengono per le loro vacanze sull’Altopiano. Nei prossimi giorni, assieme ai sindaci ed ai comitati, faremo il punto della situazione richiedendo, ancora formalmente ed a gran voce, la risposta che la nostra gente da tempo attende. Se non ci saranno le risposte che attendiamo organizzeremo per l’autunno una grande manifestazione come abbiamo sempre saputo fare in tempi più e meno recenti”.
di Redazione AltoVicentinOnline