Si è svolto mercoledì nella sede Municipale di Arsiero l’incontro tra i referenti delle amministrazioni di Arsiero, Laghi, Posina, Velo d’Astico, gli uomini del Corpo Forestale di Arsiero, la Polizia del Comando Provinciale di Vicenza e con la presenza della Dott.ssa Caldarola in rappresentanza della Regione Veneto al fine di discutere sia in merito alla presenza di lupi che da tempo si aggirano sul territorio della vallata dell’Astico, sia relativamente alle segnalazioni giunte dalla cittadinanza rispetto all’esemplare di canide malato più volte immortalato a vagare anche poco distante dalle abitazioni.
“La discussione è stata necessaria e sentita” – spiega a margine dell’iniziativa il primo cittadino arsierese Cristina Meneghini – “ed ha visto una presa di posizione netta da parte di tutti i sindaci: oltre ad aver evidenziato l’esigenza di tutelare la salute e l’incolumità della cittadinanza, sono state portate all’attenzione del tavolo di confronto le difficoltà quotidiane riferite dai concittadini, in particolare la preoccupazione per i bambini che sono costretti a limitazioni: è stata comunque oggetto di riflessione anche la doverosa presa in carico del lupo malato che quindi non lasceremo inerti al suo destino”.
Gli avvistamenti dei branchi di lupi sono giornalieri in particolare nella frazione di Castana di Arsiero, tanto che nei mesi scorsi il gruppo si recava quasi ogni giorno vicino alle case: una diretta conseguenza, secondo gli intervenuti, anche la mancata presenza di altri animali del bosco causa gli attacchi di una presenza, quella del lupo, eccessivamente prevaricatrice: un danno anche economico tenuto conto che in zona sussistono vari allevamenti e molti animali domestici.
Una riflessione estesa alla difficile convivenza con l’uomo, benché in assenza di attacchi diretti: “Se vogliamo ripopolare le nostre vallate” – il concetto più volte ribadito e condiviso dagli amministratori – “le persone devono sentirsi al sicuro: durante l’incontro, del resto, abbiamo preso atto che la normativa nazionale non consente azioni per arginare la presenza dei lupi in quanto categorizzati come specie protetta anche quando questi divengono una criticità conclamata”.
“Da qui al 25 aprile” – ha dichiarato la Dott.ssa Calderola per conto della Regione Veneto – “si intende intensificare l’attività di presidio delle aree finora più frequentate dall’esemplare da parte del personale disponibile della Polizia Provinciale di Vicenza, con il supporto e in coordinamento con i Carabinieri Forestali dei Comandi dell’area interessate. Alla Polizia Provinciale vanno quindi indirizzate, possibilmente in tempo reale, le segnalazioni che dovessero pervenire dai cittadini, sulla presenza del lupo in aree abitate. Il personale di istituto cercherà quindi di effettuare azioni di dissuasione senza contatto – che non necessitano di specifica autorizzazione ministeriale -, per tentare di ricondizionare l’esemplare nei confronti della vicinanza con l’uomo e tenerlo lontano dalle aree urbanizzate. Lo stesso personale di vigilanza effettuerà in queste circostanze attività di controllo da parte sia della cittadinanza residente che dei turisti e frequentatori dell’area, soprattutto nei giorni festivi di maggior affluenza.
Gli Uffici competenti della Regione Veneto, con la collaborazione della Polizia Provinciale e del gruppo di lavoro – prosegue sempre la dirigente – stanno predisponendo un dossier il più possibile esaustivo sul caso, comprensivo delle attività che saranno svolte fino al 25 aprile. Al termine del periodo, se la situazione dovesse persistere e le azioni intraprese non avranno sortito alcun effetto, si procederà con la richiesta di autorizzazione alla cattura dell’esemplare.
In ogni caso, è fatta raccomandazione alla cittadinanza di non avvicinarsi agli animali soprattutto con l’intento di dar loro da mangiare e di segnalare tempestivamente gli avvistamenti alle autorità competenti definite”.
di Redazione AltoVicentinOnline