Sull’Alto Vicentino sembra aumentare la stretta di chi vorrebbe delinquere. Dopo le rapine a Thiene, i furti a Schio, Piovene Rocchette, Cogollo del Cengio e altri comuni vicino, le ultime indagini dei carabinieri di Malo scovano e denunciano 3 persone che si sarebbero resi responsabili, tra Isola Vicentina e Malo e in episodi diversi, di truffa, furto e ricettazione d’auto.
I militari dell’Arma hanno rintracciato un veronese di 45 anni che, nei giorni, sarebbe arrivato a bordo di un’auto rubata a Peschiera del Garda. Mezzo che l’uomo avrebbe poi abbandonato a Isola Vicentina. Ad incastralo anche le immagini della videosorveglianza sparse in zona: fotogrammi che hanno permesso ai carabinieri di risalire alla sua identità e denunciarlo per furto e ricettazione d’auto. Ma non solo. Dalle indagini sarebbe emerso che attorno a quella vettura girava attorno anche un secondo uomo. Un 31enne di Verona, volto già conosciuto alle forze dell’ordine. Pur risultando estraneo alla possibile ricettazione dell’auto, il trentunenne non sarebbe riuscito a spiegare ai militari cosa ci facesse a Isola Vicentina. La sua, oltre ai suoi precedenti, una presenza che ha portato al cartellino rosso del questore di Vicenza: non potrà emettere piede a Isola Vicentina per i prossimi 4 anni.
Arrivano ad una svolta, invece, le indagini partite a settembre sempre a Malo. Ha finalmente un nome ed un volto quel ladro che a settembre, dopo aver rotto il finestrino di un’auto, avrebbe rubato dal suo interno una borsa. Dentro denaro per circa 250 euro, oltre ai documenti della vittima. I militari dell’Arma di Malo hanno ricostruito passo passo i movimenti del malfattore: si tratterebbe di un 34enne vicentino. Anche questo con un curriculum ben conosciuto alle forze di polizia e che i carabinieri hanno denunciato per furto aggravato alla Procura della Repubblica di Vicenza.
In concomitanza, infine, i carabinieri hanno chiuso le indagini su un altro vicentino, questo di 30 anni, che avrebbe cercato di truffare la persona che intendeva acquistare da lui un’auto. Dopo averla messa in vendita e trovato l’acquirente, avrebbe tagliato la corda intascandosi 2mila euro di acconto. Senza consegnare le chiavi del veicolo e rendendosi irreperibile.
di Redazione AltovicentinOnline