A Thiene era di casa e aveva una stima infinita di chi c’è dietro al “Comunale” , che definiva uno dei teatri più importanti del Veneto. Ne curava in nome di Arteven il cartellone spettacoli e la sua morte ha folgorato tutti. Si è spento a soli 61 anni, Pierluca Donin, direttore di Arteven, circuito teatrale regionale del Veneto. Nato a Chioggia , è morto a causa di un tumore. Donin dal 2019 ricopriva anche il ruolo di Presidente dell’Associazione reti teatrali italiani e lascia la figlia Virginia con la moglie Moira, che gli è stata accanto fino all’ultimo respiro.
Curava con particolare attenzione la rassegna teatrale di Thiene e dichiarava che la nostra città era tra le più devote al teatro per numero di abbonati in proporzione al numero di abitanti. Per questo veniva spesso qui e si soffermava. Mangiava da Tony Conte e ci portava anche gli attori che aveva l’orgoglio di portare qui.
Artista, attore, autore e regista, è stato in grado di valorizzare gli spettacoli dal vivo,e a Thiene ha grandi produzioni teatrali con attori di fama. Chi lo conosceva dice di lui che era uno di quelli che stava sempre dietro le quinte ma con una presenza forte. Si può dire che ha amato Arteven come una figlia adottiva e ha contribuito a portare il teatro in tantissimi centri minori e a consolidare la presenza nelle città capoluogo della nostra regione.
Ci ci lascia un uomo a cui il teatro di Thiene deve tanto. Pierluca Donin ha cambiato, ripensato e rifondato il teatro in Veneto rendendo questa Regione la stella polare dei circuiti italiani.
Dal Teatro Stabile del Veneto: “Pier Luca Donin era un grande uomo di teatro e professionista di impareggiabile competenza – ha dichiarato il presidente Giampiero Beltotto -. Un amico e un fratello di palcoscenico. Ha amato il suo mestiere come pochi e come pochi ha regalato a chi lo ha conosciuto grinta, orgoglio e, sempre, un sorriso. La sua scomparsa apre un grande vuoto. Le nostre condoglianze vanno a Massimo Zuin e a tutta la famiglia di Arteven. Al suo nome dedicheremo la riapertura, il 30 settembre, del prestigioso Teatro Goldoni”.
di Redazione AltovicentinOnline