I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nell’ambito dell’operazione di servizio denominata “Alto Locati” nel corso del semestre scorso hanno eseguito circa settanta controlli fiscali nei confronti di proprietari di seconde case, che sono state destinate alle locazioni brevi di tipo turistiche, constatando circa mezzo milione di euro sottratto a tassazione.
La prima fase dell’inchiesta “Alto Locati’ ha permesso di contrastare il fenomeno dell’esercizio abusivo dell’attività di intermediazione immobiliare in capo a cinque imprese operanti nel territorio dell’Altopiano di Asiago, con l’emissione di una sanzione amministrativa ridotta di € 25.000,00. Tali preliminari dati acquisiti nel corso dell’ attività di polizia economico-finanziaria, corredata dall’analisi di rischio a contrasto del fenomeno delle locazioni turistiche, hanno consentito di individuare numerosi proprietari di immobili – residenti principalmente nella Regione Veneto, i quali hanno destinato le loro seconde case nell’Altopiano di Asiago, ad affitti brevi.
L’inchiesta ha consentito di individuare una evasione delle imposte da capogiro, sui canoni percepiti, la quale ha dato avvio alla seconda fase dell’operazione di servizio, con l’esecuzione di 71 controlli fiscali nei confronti dei proprietari degli immobili che si sono avvalsi delle agenzie di intermediazione già verbalizzate dalle Fiamme Gialle.
I Finanzieri asiaghesi hanno accertato che, a seguito delle locazioni turistiche, non venivano registrati all’Agenzia delle Entrate i previsti contratti e, pertanto, è stata omessa la dichiarazione, ai fini del reddito, di un importo di circa mezzo milione di euro, che è stato oggetto di recupero a tassazione.
Sotto altro profilo di rischio economico-finanziario, tale condotta ha permesso ai proprietari degli immobili di omettere anche il versamento dell’imposta di soggiorno nelle casse del Comune di Asiago.
Infatti, l’operazione condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Asiago ha messo sotto osservazione, sino ad oggi, i proprietari di oltre cinquanta immobili, i quali non hanno provveduto ad ottemperare alle incombenze afferenti la rilevazione dei flussi turistici normati dalla Regione Veneto con la Legge 11/2013. In tale ambito, sono state emesse sanzioni amministrative per 348.000,00 euro, in gran parte già definite, in misura ridotta, dai proprietari degli immobili con pagamenti a favore dei comuni dell’Altopiano per un importo di 116.000,00 euro.
Alcuni proprietari degli immobili sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per l’inosservanza degli obblighi imposti dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, norma che prevede la comunicazione all’Autorità di PS delle generalità delle persone ospitate negli immobili locati.