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Aggredita e ridotta in fin di vita, Schio piange Nadia De Munari

Era scledense la missionaria laica in Peru’, Nadia De Munari, 50 anni, facente parte dell’organizzazione dei salesiani ‘Operazione Mato Grosso’: e’ morta a seguito delle ferite riportate in un’aggressione subita nella casa famiglia dove viveva e lavorava a Nuevo Chimbote, citta’ costiera circa 400 chilometri a nord della capitale Lima. A riferirlo e’ il quotidiano locale ‘El Diario de Chimbote’. La missionaria, stando a quanto riferisce la testata peruviana, è deceduta nella prima mattinata italiana nella clinica di Lima dove era stata trasportata dopo l’aggressione, che e’ avvenuta mercoledi’. A Nuevo Chimbote De Munari, originaria di Schio, dove la notizia è rimbalazata lasciando tutti nel dolore,  si occupava soprattutto di alcune strutture per bambini e ragazzi. La casa famiglia si chiama “Mamma mia”.Amici e volontari, parenti e chiunque conoscesse Nadia, sono distrutti dal dolore. Una donna buona, sorridente, solare e altruista. Una vita per chi è svantaggiato, per gli ultimi della società.

La missionaria, originaria di Giavenale, nella notte tra mercoledì e giovedì, era stata aggredita nella sua camera mentre dormiva. Nell’edificio nessuno si sarebbe accorto di nulla e al mattino, non vedendola arrivare, sono scattati i soccorsi. Le forze dell’ordine locali l’hanno trovata riversa in condizioni gravissime e in una pozza di sangue. Dopo un viaggio durato oltre 5 ore, era arrivata in ospedale dove, operata, sembrava scampata al pericolo di perdere la vita. Un infarto le ha fatto fermare il cuore. Nadia ha chiuso gli occhi per sempre e la notizia della sua morte fa interrogare sul perchè di certi destini, quando si dedica la vita al prossimo a cui questa 50enne di Schio, diplomata all’istituto magistrale delle suore canossiane , aveva dedicato la propria esistenza. Nadia era buona, la sua esistenza era al servizio di chi soffre. Le sue giornate, raccontano i suoi colleghi, erano scandite dall’impegno verso i ragazzi meno fortunati.

Quando Nadia rientrava a casa, non si fermava con il suo volontariato e si metteva a disposizione della parrocchia di Monte di Malo, insieme agli amici di Mato Grosso che adesso stanno cercando di dare conforto ai genitori.

Nadia De Munari non lascia solo una madre ed un padre, ma anche due sorelle e sei nipoti.

Il cordoglio della cugina assessore

“Oggi è giunto inaspettato e crudele un altro duro colpo da dover accettare. Sei sempre stata il sole per tutti noi, hai dedicato la tua vita ad amare ed aiutare il prossimo – ha commentato con il cuore a pezzi Katia De MUnari, assessore all’istruzione di Schio e cugina della missionaria – Le tue toccate e fuga a casa erano sempre organizzate al secondo ma nonostante tutto riuscivamo a trovare sempre il tempo per una cena tra cugine. Eravamo lontane sì, ma sempre vicine. I tuoi bambini erano fonte di orgoglio e gioia per te e io non vedevo l’ora di ricevere tue notizie, video e le innumerevoli foto del tuo bellissimo mondo pieno d’amore . Sei stata un dono dal cielo per tutti. Non ci sono addii per noi, ovunque tu sia sei sempre nel mio cuore. Buon viaggio Nadia”.

di Redazione AltovicentinOnline