Whatsapp continua a crescere a ritmi vertiginosi, e i rivali non riescono a tenere il passo. La app per scambiarsi messaggi via smartphone, creata da due ex dipendenti di Yahoo! nel 2009 e acquisita da Facebook agli inizi del 2014 per 19 miliardi di dollari, ha raggiunto il traguardo dei 700 milioni di utenti attivi mensili, con gli ultimi cento milioni attirati a sè nel giro di quattro mesi. Sulla sua chat ogni giorno passano oltre 30 miliardi di messaggi. Cifre da far impallidire tutte le altre applicazioni simili, che pure non mancano.

 

Tra le concorrenti Messenger, della stessa Facebook, ha superato i 500 milioni di utenti mensili a novembre, grazie a un’accelerazione della crescita dopo che, ad agosto, la società
di Mark Zuckerberg ha reso obbligatoria l’applicazione per poter continuare a chattare con gli amici su smartphone e tablet.

Snapchat, leader delle chat ‘usa e gettà, non rende note le cifre della sua utenza, ma secondo alcune stime la cifra sta fra i 100 e i 200 milioni, in buona parte statunitensi. WeChat, molto popolare nella popolosa Cina, si ferma a 468 milioni, la giapponese Line a 170 milioni e Viber a 209 milioni. A differenza di alcune rivali, tra cui Viber e la stessa Messenger, WhatsApp non consente di fare chiamate vocali.Almeno non ancora: stando a diverse indiscrezioni le telefonate sono una delle novità in arrivo, insieme alla possibilità di usare la chat anche sui computer. Due nuove funzioni che potrebbero spingere ancora di più la app, così da farle raggiungere il miliardo di utenti – obiettivo dichiarato di Zuckerberg – in meno di un anno. Il boom delle chat, d’altronde, non interessa solo Whatsapp.

Secondo Flurry, società d’analisi appartenente a Yahoo!, nel 2014 il tempo trascorso sulle app di messaggistica è cresciuto del 103% su base annua a livello globale. A tirare di più sono
state però le applicazioni per lo shopping (+174%), seguite da quelle per il lavoro e la produttività (+121%). Buon andamento anche per le app dedicate ai viaggi e a fitness e salute (entrambe a +89%), mentre rallentano la corsa quelle per lo svago. L’uso di app per la musica e l’intrattenimento è infatti aumentato del 33% contro il 79% del 2013; quello di giochi è cresciuto del 30% a fronte del 61% dell’anno precedente.

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