Si è suicidata Tiziana Cantone, quella del famoso video che ha girato per il mondo virtuale in cui era impegnata in un rapporto orale che tutti (almeno i maschietti) hanno visto. Tiziana si è tolta la vita per la vergogna. Voleva cambiare nome. Voleva uccidersi per poi rinascere. Poi non ce l’ha fatta e la vita se l’è tolta sul serio. Tutto ciò è insopportabile umanamente parlando e mi fa riflettere ancora una volta sulla utilità di un virtuale negativo che nulla ha di buono se non allontanarci e subire, involontariamente o meno, le sue pratiche convulse. Tiziana ci aveva già provato a farla finita, ma nessuno lo ha mai saputo perchè è più facile ricordare altro, come il termine “bravo” che lei usa col suo partner. Fa più scena il rapporto orale che la tragedia creata! Tutti siamo colpevoli di questa morte, da chi ha messo il video a chi lo ha visto, compreso me, a chi comunque contribuisce a dare un senso a questo virtuale maledetto. Ognuno ha inferto un colpo inescusabile. Ognuno ha ucciso Tiziana, che aveva solo 31 anni, ma che aveva commesso un errore per gioco. Il virtuale non avvicina. Il virtuale allontana. Il virtuale rende indifferenti. Ci fa entrare nel vortice del silenzio e ci fa andare avanti senza soffermarci su chi sta male e ha bisogno di aiuto. In questo mese lo ho usato poco e niente e ho parlato con la gente. Ho conosciuto persone nuove, bellissime come Rhona e il marito Tony, Jessy e tanti altri. Ho visto posti, non in foto, ma dal vivo…vivo….quello che pensavo di essere e non ero. Non mi viene da scrivere solo R.I.P. a Tiziana Cantone, ma scusa, se puoi, anche per un piccolo fotogramma che ho visto….solo questo. Scusa.

Andrea Salzano

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