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Veneto maglia nera per l’inquinamento, ma la Regione assicura: “Situazione in miglioramento”

Dopo la ‘maglia nera’ al Veneto per inquinamento dell’aria, con quattro capoluoghi fuori legge e due al limite, la Regione comunica una situazione in miglioramento.

“Un risultato importante soprattutto se messo in confronto con i dati del 2020, periodo in cui siamo stati a lungo in lockdown”, ha commentato Cristiano Corazzari, assessore regionale veneto all’Ambiente.

“Confrontando con i dati del 2020 il numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero delle polveri PM10 registrato fino a settembre 2021, si evidenzia una sensibile diminuzione degli sforamenti. Un risultato importante dato che avviene dal raffronto con quello dell’anno in cui per un lungo periodo siamo stati in lockdown”, ha sottolineato commentando i dati raccolti da Arpav.

Nello specifico il numero di giorni di superamento registrato presso le stazioni di fondo al 19 settembre 2021 è inferiore rispetto al numero di giorni di superamento registrato fino alla stessa data dell’anno scorso: in particolare 12 giorni in meno a Padova, 21 giorni in meno a Treviso, 12 in meno a Venezia, 3 in meno a Verona e 17 in meno a Vicenza. Al 22 settembre 2020 tutte le 12 stazioni della Rete regionale della provincia di Venezia e di Verona (tranne Boscochiesanuova) avevano superato i 35 giorni consentiti di superamento del valore limite giornaliero (da 36 a 51 giorni di superamento). Al 22 settembre 2021 sono invece solo 4 stazioni su 12 ad aver superato i 35 giorni di superamento consentiti.

“Da tempo le misurazioni fatte da Arpav sulla qualità dell’aria dimostrano un calo dei valori medi di PM10 rispetto agli anni precedenti – ha sottolineato l’assessore –. Un segnale chiaro sul fatto che, pur conoscendo tutti i limiti del Bacino Padano dove c’è scarso ricambio di aria, le oltre settanta misure contenute nel nostro piano regionale hanno efficacia. Basti pensare che il valore medio dal 2012 è al di sotto dei limiti imposti a livello europeo. La situazione, pur essendo in oggettivo miglioramento ancora non ci soddisfa e quindi continueremo nel cammino intrapreso perché siamo sulla strada giusta – ha concluso Corazzari – Una battaglia che portiamo avanti in silenzio ma con continui investimenti. Infatti, negli ultimi tre anni quasi un miliardo di euro sono stati investiti in questa partita per incentivare il trasporto pubblico e promuovere l’efficientamento energetico, ma anche pubblicando dei bandi specifici dedicati ai privati, come quelli per auto e stufe”.