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Valanga Cristallo. Recuperati i corpi delle due vittime

Sono stati recuperati dai soccorritori e portati a valle i corpi dei due scialpinisti altoatesini, travolti attorno alle 14 da una gigantesca valanga sotto forcella Verde, sulle Creste Bianche, gruppo del Cristallo. Partiti da Cimabanche, padre, figlio e un amico avevano risalito Pra del Vecia, per poi scendere da forcella Verde, a 2.300 metri di altitudine.

Da una prima ricostruzione, appena entrati nel canale si è staccata la slavina che ha trascinato a valle il padre e l’amico, mentre il figlio, coinvolto marginalmente, è rimasto bloccato nella neve con le gambe. Scattato l’allarme, sul posto si è diretto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato medico rianimatore, tecnico del Soccorso alpino e unità cinofila di turno con l’equipaggio. I primi a dare supporto nella ricerca sono stati 9 scialpinisti norvegesi assieme alla loro guida arrivati poco dopo sul posto, aiutati poi dagli uomini del Soccorso alpino di Cortina e Dobbiaco, trasportati in quota dagli elicotteri Pelikan di Bolzano e dell’Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino bellunese. I due uomini sono stati trovati grazie all’Arva che indossavano, circa 300 metri l’uno dall’altro, sotto uno e due metri di neve rispettivamente. Il primo a 2.100 metri di quota, il secondo all’altezza della Fontana del Felizon. I corpi, estratti dalla neve, sono poi stati recuperati dall’eliambulanza utilizzando un verricello e trasportati a valle. La valanga, 200 metri di fronte per un chilometro di lunghezza circa è stata poi bonificata dai soccorritori per escludere la presenza di altri coinvolti.