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Vacanze finite. Spesa ridotta, mete dentro i confini, penalizzate le grandi città d’arte

Vacanze finite per 20,8 milioni di italiani, che per riposarsi e divertirsi hanno scelto di rimanere dento lo ‘Stivale’ e hanno speso meno di mille euro.

Con il contro esodo e l’ultimo weekend da ‘bollino rosso’ si chiude l’estate vacanziera, che rimane aperta solo per i pochi che scelgono e possono trascorrere le ferie nel più quieto settembre.

Con l’emergenza sanitaria Covid quest’anno si è rafforzata l’abitudine tutta nazionale a concentrare le partenze nel mese di agosto che è stato di gran lunga il più gettonato dell’estate. E’ quanto emerge da un sondaggio di Coldiretti, che ha spiegato come il timore del virus e la volontà di attendere un miglioramento della situazione abbiano portato molti turisti a rimandare il più possibile la partenza e a stare via meno giorni del solito.

“Si accorcia del 10% rispetto allo scorso anno la durata del viaggio con una media di 9 giorni trascorsi lontano da casa – precisa la Coldiretti – L’Italia quest’anno è la destinazione preferita, con appena 1,5 milioni di italiani che sono andati all’estero e il boom delle vacanze a chilometri zero con quasi 1 italiano su 3 (32%) che ha scelto una meta vicino casa, all’interno della propria regione di residenza. Nel mese di agosto mancano invece all’appello circa 4 milioni di viaggiatori stranieri la cui assenza pesa soprattutto sulle città d’arte”.

La spesa per persona è di 582 euro, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, con quasi la metà dei viaggiatori (44%) che ha speso al di sotto dei 500 euro, mentre la stessa percentuale (44%) ha speso tra i 500 ed i 1000 euro e percentuali più ridotte supereranno questo limite.

“La maggioranza degli italiani per le vacanze ha scelto di riaprire le seconde case di proprietà, o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche campeggi con i camper molto gettonati mentre sono in sofferenza gli alberghi nelle grandi città – continua la Coldiretti – Anche in vista di settembre, segnali positivi, nonostante le difficoltà, ci sono sicuramente per le oltre 24 mila aziende agrituristiche italiane che, spesso situate in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza secondo Terranostra e Campagna Amica”.