Sta facendo il giro del web ed è diventata virale la notizia del  giovane, fresco di serata a base di socialità e bicchieri, che aveva deciso di fare una passeggiata da Cavi di Lavagna a Chiavari. Non un’escursione come tante altre, però: lui, consapevole delle sue condizioni, aveva deciso che sarebbe stato più prudente lasciare l’auto e proseguire a piedi. Perché, si sa, è meglio camminare che mettersi al volante quando si è “leggermente” sopra il limite di alcol.

Ma la fortuna non era dalla sua parte. Nella notte, alle 2.30, mentre stava camminando lungo la via Aurelia, con i piedi che si intrecciavano più dei suoi pensieri, il giovane si è imbattuto in una pattuglia dei carabinieri. E non è che la sua condizione di camminatore instabile abbia suscitato molta simpatia.

Gli occhi rossi come il semaforo di una città all’ora di punta, il linguaggio da corsa del gabbiano ubriaco e il passo più incerto di un ballerino dopo una serata di troppo. I militari non hanno avuto dubbi: non era solo un autostoppista in cerca di un passaggio, ma un “artista” in stato di ebbrezza. Peccato che, nel suo tentativo di camminare con grazia, non fosse riuscito a evitare una bella multa.

Il giovane è stato infatti sanzionato con 102 euro, in base all’articolo 688 del Codice Penale, che punisce l’ubriachezza in luogo pubblico. E non pensate che se la sia cavata con un semplice avvertimento. No, lui ha dovuto fare i conti con una normativa che non fa sconto nemmeno se il trasporto non avviene su quattro ruote.

Nonostante tutto, il giovane ha trovato il lato positivo della serata: ha avuto l’onore di non firmare il verbale e di rifiutare di ritirarlo. Una piccola rivincita contro il sistema, forse. Ma alla fine, l’unica cosa che davvero gli è rimasta è una multa e il dubbio se la prossima volta non sia più conveniente chiamare un taxi piuttosto che l’autostop.

Le forze dell’ordine, nel frattempo, si sono limitate a ricordare che, seppur a piedi, nessuno è esente da rispettare il Codice della Strada. E, per chi ancora non lo sapesse, l’ubriaco, anche senza auto, è sempre una persona in cerca di un “passaggio”… dallo Stato.

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