Giulia Cecchettin è morta. Il corpo della 22enne è stato trovato intorno alle 12 dai vigili del fuoco poco lontano dal lago di Barcis, in provincia di Pordenone. A darne notizia il Procuratore di Venezia, che sta coordinando le indagini e che ha rivolto un appello a Filippo perchè si costituisca.

Negli ultimi giorni le ricerche della coppia si erano intensificate proprio in quella zona perchè secondo la ricostruzione fatta grazie alle celle agganciate dal telefonino dell’ex fidanzato Filippo Turetta c’erano due ore di buco temporale. Del ragazzo ancora non si hanno notizie.

Le ricerche e l’inchiesta della procura di Venezia

Giulia e Filippo erano scomparsi dal Veneziano nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre. Un video della zona industriale di Fossò (pochi chilometri dall’abitazione di Giulia), esattamente dove erano state ritrovate quelle che sembravano delle tracce di sangue, ha mostrato una lite tra i due e l’aggressione da parte dell’ex fidanzato, poi iscritto nel registro degli indagati della procura di Venezia per tentato omicidio. I fotogrammi che mostrano l’aggressione sono stati estrapolati dalle telecamere di video sorveglianza di una azienda non lontana dal luogo dell’aggressione. Incredula la famiglia del ragazzo che l’altro giorno ha assistito a una approfondita perquisizione di casa propria durata tre ore e mezza e conclusa con i carabinieri che hanno prelevato del materiale informatico del ragazzo.

“Dolore, orrore e sgomento. Siamo di fronte a una tragedia immane. Il primo pensiero, e il cordoglio di tutto il Veneto e mio personale, vanno alla famiglia di Giulia Cecchettin, andata incontro a una fine orribile mentre avrebbe dovuto festeggiare un traguardo per lei storico come la laurea”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta il ritrovamento del cadavere della giovane della provincia di Venezia, scomparsa con l’ex fidanzato alcuni giorni fa.

“Siamo di fronte a una vicenda che provoca enorme tristezza, nelle famiglie dei due ragazzi ma anche in tutta la nostra comunità – aggiunge Zaia – Abbiamo sperato fino alla fine per la sorte di Giulia, nonostante la situazione col passare dei giorni sia divenuta sempre più complessa e le ipotesi andassero restringendosi. Andrà ora chiarita fino in fondo dagli inquirenti ogni responsabilità; scrivo questo messaggio mentre sono ancora in corso gli sforzi degli investigatori per rintracciare Filippo Turetta, che auspico possano avere presto riscontri. Il mio pensiero e la mia vicinanza vanno ai familiari, agli amici e alle persone che vogliono bene a Giulia: a tutti coloro che stanno vivendo ora, con cuore spezzato, una vicenda alla quale non avremmo mai voluto assistere. Un ringraziamento a tutti gli uomini in divisa e ai numerosi volontari che sono impegnati nelle operazioni”.

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