Sono riusciti a salvargli la vita, cercando di non fargli perdere l’uso dell’occhio sinistro. L’èquipe medica d’urgenza dell’Ospedale Unico dell’Alto Vicentino è riuscita a salvare la vita al motociclista di 28 anni sloveno rimasto gravemente ferito nel terribile incidente stradale avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 luglio scorsi in via Lavarone a Thiene.
Lo scooter a bordo del quale viaggiava si era scontrato contro un furgone, condotto da un 46enne ghanese che guidava ubriaco. L’impatto era stato talmente violento che lo sloveno, finendo rovinosamente a terra, aveva perso il casco e la ruota dello scooter era addirittura finita a 60 metri di distanza. Il centauro fu portato immediatamente in ospedale dove i medici riscontrarono una grave frattura del femore e dell’arto superiore di sinistra e importanti fratture multiple del cranio e del complesso maxillo-orbitario. Le sue condizioni erano disperate, ma i medici sono riusciti a salvargli la vita. “Oltre alla grave situazione traumatica dello scheletro di coscia e braccio, la lesione che maggiormente ci preoccupava – spiega Fabio Bonato, Direttore della Unità Operativa di Otorinolaringoiatria – riguardava la rottura in più punti dell’osso mascellare sinistro: vi era la seria possibilità che l’occhio avesse subito lesioni così gravi da condizionare il recupero della vista. Si è attivata a quel punto la complessa e collaudata macchina organizzativa anestesiologico-chirurgica per l’urgenza: occorreva agire tempestivamente, rispettando le priorità patologiche, in multiprofessionalità, con efficacia e perfetta conoscenza delle tecniche chirurgiche dell’urgenza. Tutto ciò è puntualmente avvenuto”.
Dopo l’intervento dello specialista Ortopedico che ha ricostruito le varie fratture, il giovane è stato trasferito nella sala operatoria di Otorino, dove lo attendeva una équipe costituita dal dottor Fabio Bonato e dal dottor Dario Surace, Direttore di Oculistica. “Si è provveduto, con personale tecnica ricostruttiva, ad assicurare stabilità al complesso orbito-mascellare – spiegano dall’ospedale – riducendo il piu’ possibile il rischio di menomazione permanente della vista. Anche se il recupero del paziente sarà necessariamente prolungato e difficile, è stato messo in atto tutto quanto un moderno Ospedale per acuti è in grado di offrire in termini di organizzazione, preparazione professionale, lavoro in équipe e tempestività di azione”.
di Redazione Thiene On Line