Malumore non celato tra i negozianti del Bosco nei confronti dell’amministrazione comunale, rea di non valorizzare la loro zona quanto il cuore del centro storico di Thiene, che grazie ai molteplici eventi proposti, fa man bassa di clienti.
Mentre in centro storico esplode la primavera con la “Thiene tra fiori e sapori”, in zona Bosco la massima vivacità è data dalle persone che cercano un posto auto per infilare subito a piedi via Trieste e dirigersi verso il centro. Le problematiche e perplessità sollevate dai commercianti intervistati sono varie, ma tutte si accomunano nella loro percezione che l’amministrazione comunale consideri la zona Bosco come un piano B.

13170620_479210155605346_2029345311_o“Il Bosco viene ormai trattato come un piano di emergenza o di categoria minore, dove vengano appoggiati sporadici eventi” dichiara Daniele Cavinato gestore del bar Trieste 93 “Sulla carta siamo anche noi in centro storico, ma poi nella realtà ci troviamo sempre tagliati fuori”. Di fatto via Trieste viene interdetta al traffico veicolare solo all’altezza di Villa Fabris andando verso il centro, con espositori che come calamite attraggono il pubblico sottraendolo al Bosco.

L’incisività con cui vanno al sodo è la cartina tornasole del loro disagio “Siamo dimenticati da Dio” commenta amaramente Juri del Caffé Commercio “Non abbiamo la possibilità di usufruire di manifestazioni e se adesso ci tolgono persino il mercato settimanale, cosa ci resterà?”. L’allusione è alle voci ancora non ufficiali che circolano sul destino del mercato del lunedì, che dovrebbe essere spostato e partire da via Trento e non più da via Trieste. Mercato che attualmente garantisce un discreto giro di clienti ai negozianti del Bosco.

13161054_479210118938683_1305275760_o“Sono tanti davvero i problemi che stanno affossando le nostre attività” dichiara Ruggero Roan che non nasconde preoccupazione per il suo studio fotografico in via Trieste “ Ci hanno tolti i parcheggi lungo la strada, l’illuminazione è scarsa e nel periodo invernale la fa sembrare una strada morta”. Ma non solo, le problematiche segnalate puntano il dito alla sicurezza stradale dove il limite massimo di 30 km orari non viene mai rispettato e alla pulizia degli spazi pubblici “Mi improvviso pure spazzino – continua Ruggero – pulisco il marciapiede di fronte alle mie vetrine anche se so che non sarebbe un mio compito”.

Tre portavoce -Ruggero,Juri e Daniele- della reale preoccupazione dei commercianti del Bosco, che si sentono abbandonati, dopo alcuni tentativi di dialogo con l’amministrazione comunale, proponendo idee, che talune volte ci dicono non hanno visto la luce grazie a un “passeremo e faremo sapere”. Intanto non mollano, credono nelle loro attività nelle quali stanno mettendo il loro sacrificio e chiedono che sia fatta più attenzione ad una realtà cittadina che come gli stessi testimoniano sta andando verso il degrado sociale “Quando verrà avanti la stagione più calda in questa zona tornano gli habituè che bivaccano nelle panchine, facendo scappare di corsa chiunque, perché la sorveglianza è insufficiente”.

Eppure la zona Bosco ha dimostrato di avere le carte in regola per ospitare eventi, come il mercato a km 0 del giovedì o il mercatino dell’usato. Credere nelle proprie realtà commerciali dovrebbe essere la linfa di ogni amministrazione, se lo augurano caldamente i commercianti del Bosco.

Paola Viero

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia