Immaginate questa scena: siete al volante, lo smartphone vibra e compare una notifica. È un messaggio importante, una mail o forse un aggiornamento sui social. La tentazione di dare un’occhiata è forte, e prima ancora di rendervene conto, la vostra attenzione è distolta dalla strada. Ma pochi secondi bastano per percorrere decine di metri “alla cieca”, mettendo in pericolo voi stessi e gli altri. Come spiega il vicequestore Alessandro Ciotti, in un intervista esclusiva di Notizie.com “in quei pochi secondi si percorrono 20, 30 o 40 metri senza guardare la strada, una situazione di pericolo estremo”.
Per comprendere quanto sia diffuso e pericoloso il fenomeno dell’uso dello smartphone alla guida, abbiamo percorso uno dei tratti autostradali più trafficati d’Italia: la A1 tra Napoli e Roma. I risultati? Allarmanti.
Un viaggio sulla A1: il cellulare è il protagonista silenzioso
Durante il nostro viaggio, abbiamo osservato decine di automobilisti intenti a usare il cellulare mentre guidavano: messaggi, chiamate, scroll sui social media. Nonostante i rischi evidenti, l’uso dello smartphone al volante sembra essere percepito come normale. I dati della Polizia Stradale confermano questa tendenza preoccupante: tra il 1° gennaio e il 21 ottobre 2024, le infrazioni per uso di dispositivi elettronici alla guida sono salite a 19.301, rispetto alle 18.675 dello stesso periodo del 2023.
Le nuove norme del Codice della Strada: sanzioni più severe
Con il Nuovo Codice della Strada, appena approvato, il Governo ha introdotto misure più stringenti per contrastare l’uso del telefono alla guida. Le sanzioni non solo diventano più pesanti, ma includono nuove disposizioni volte a scoraggiare comportamenti pericolosi:
- Multa per l’uso dello smartphone: da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro.
- Sospensione della patente:
- 1 settimana per chi ha almeno 10 punti sulla patente.
- 15 giorni per chi ha meno di 10 punti.
- Recidiva: multe fino a 1.400 euro, sospensione della patente fino a 3 mesi e decurtazione da 8 a 10 punti.
- In caso di incidente: i tempi di sospensione della patente raddoppiano, aggiungendo ulteriori conseguenze per chi causa danni guidando distrattamente.
Queste misure rappresentano un tentativo deciso di arginare un problema che, secondo le statistiche, è causa di un numero crescente di incidenti stradali.
La normalizzazione di una pratica pericolosa
L’uso dello smartphone alla guida è diventato una pratica così comune da essere quasi “normalizzata”. Molti automobilisti sembrano inconsapevoli o indifferenti ai rischi, considerando il controllo delle notifiche come una parte della loro routine, anche al volante. Alessandro Ciotti evidenzia che azioni apparentemente banali come rispondere a un messaggio, mettere un like o fare una videochiamata “causano distrazioni estremamente pericolose, responsabili di un numero significativo di incidenti”.
Infrastrutture e tecnologia: il ruolo della prevenzione
Oltre alle nuove norme, la prevenzione passa anche attraverso la tecnologia. Alcune soluzioni potrebbero ridurre significativamente il fenomeno:
- Modalità “non disturbare” per la guida: molti smartphone offrono opzioni per bloccare notifiche e chiamate durante la guida.
- Dispositivi hands-free: sebbene non eliminino completamente la distrazione, consentono di interagire con il telefono senza staccare le mani dal volante.
- Campagne di sensibilizzazione: promuovere una cultura della sicurezza stradale è fondamentale per cambiare le abitudini degli automobilisti.
Una riflessione sul futuro della sicurezza stradale
La combinazione di normative più severe, tecnologie innovative e una maggiore consapevolezza personale potrebbe rappresentare la chiave per ridurre gli incidenti causati dalla distrazione. Ma la vera domanda è: siamo disposti a cambiare le nostre abitudini per salvaguardare la nostra vita e quella degli altri?
La prossima volta che sarete tentati di controllare il cellulare al volante, ricordate che anche un solo secondo di distrazione potrebbe costarvi caro. La strada merita tutta la nostra attenzione.