Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi il Pdl ‘Valorizzazione del patrimonio regionale delle malghe pubbliche’. In sintesi, come ha spiegato il relatore Giovanni Puppato (Lega-Lv), “Il progetto di legge d’esame propone una revisione ma anche un ulteriore riconoscimento di quello che è il ruolo delle malghe e dell’attività zootecnico di montagna che da sempre rappresentano una delle fondamentali e storiche risorse per le popolazioni di montagna del Veneto e delle Alpi in generale. Secondo i dati del 2013, risulta che gli ambiti di pascolo e malga nel Veneto sono in totale circa 700. Essi si sviluppano dalla dorsale ovest nel settore del Baldo passando ai Monti Lessini. Il 55% delle malghe è di proprietà privata mentre il rimanente 45% è di proprietà pubblica”. Puppato evidenzia altresì che “circa 125 delle 700 malghe fanno anche attività di agriturismo con offerta per lo più del servizio di ristorazione, con un 50% ubicato in provincia di Belluno e il 25% in provincia di Vicenza. Attualmente- sottolinea- non è ancora presente un database centralizzato di registrazione delle malghe e della relativa superficie a pascolo del Veneto, con il quale possa essere realizzata un’attività di raccolta dati, di programmazione e monitoraggio, ma permangono in capo ai singoli enti quali Comuni, Unioni montane, Regione”.
È importante -rimarca- “l’istituzione di un registro regionale al quale possono accedere le malghe a condizione che gestiscano le loro attività secondo specifiche linee guida regionali. Questo consentirà alle malghe di avvalersi di un titolo che potrebbe garantire delle priorità nell’ambito di bandi comunitari e nello stesso tempo potrebbe rappresentare una garanzia in termini di sostenibilità ambientale da spendere in ambito turistico”.
Non solo. È da rimarcare il fatto che “non va dimenticato che il progetto di legge in esame, propone il riconoscimento del ruolo della malga come struttura tradizionale dell’attività agro-silvo pastorale in ambito montano, valorizzandone nel contempo le potenzialità multifunzionali, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti turistici. È prevista una spesa di 80.000 euro per l’applicazione della legge a carico dell’esercizio 2023”.
Il consigliere Stefano Valdegamberi (Gm), è intervenuto esprimendo soddisfazione in merito al progetto di legge in esame, esortando all’importanza delle nostre malghe, delle nostre tradizioni legate anche all’alpeggio. Nonostante questo, si aggiunge una forte preoccupazione per la presenza dei lupi non solo in montagna ma sempre più vicini alle abitazioni. Il consigliere ha ricordato il recente episodio di 14 pecore predate dai lupi. L’ennesimo caso.
Anche il consigliere regionale Tommaso Razzolini (Fdi), è intervenuto con pieno appoggio al progetto di legge in esame. Come gruppo di Fdi, “risulta importante anche per il nostro tessuto montano la valorizzazione delle nostre attività montane, pensiamo ad esempio al Made in Malga svolto ad Asiago, evento annuale con un indotto importante per tutto il territorio”. E si ringraziano “gli imprenditori, gli agricoltori che hanno a cuore le nostre montagne e puntiamo l’attenzione anche ai giovani affinché queste attività dei malgari non siano dimenticate, in un’ottica di tradizione della nostra cultura veneta”. Quindi, il consigliere Stefano Valdegamberi (Gm), ha presentato due ordini del giorno: il primo, relativo alla ‘transumanza’ quale pratica che fa parte del nostro patrimonio, con un Odg dove si chiede l’attuazione di una legge che disciplini i percorsi della transumanza, al fine di evitare che il passaggio delle greggi rappresenti un problema per alcuni comuni o zone interessate anziché rappresentare come spesso avviene un evento di gioia per bambini e famiglie; il secondo, che riguarda da vicino la tutela delle malghe con particolare attenzione alla presenza di grandi carnivori, come il lupo.