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Sciopero bancari, Cgil: “Il malgoverno delle banche non può essere imputato ai lavoratori”

Sciopero dei lavoratori delle banche stamani a Vicenza. Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca Uil, DirCredito, Fabi, Sinfub e Ugl hanno dato vita ad un presidio in contrà Cavour e distribuito volantini per spiegare le ragioni della protesta. In testa vi è la disdetta del contratto nazionale del lavoro.

“L’Abi lo ha disdetto il 16 settembre scorso, con un anticipo di dieci mesi – dichiara Stefano Garbin, segretario generale della Fisac Cgil di Vicenza -. Inoltre ha annunciato l’esubero di 20mila lavoratori su una categoria che ne conta circa 310mila, e messo in discussione l’ammortizzatore sociale di categoria che ha sempre permesso di accompagnare all’uscita le persone più anziane pre-pensionandole, senza utilizzare i fondi dell’Inps. Le banche sostengono che sia troppo costoso e che i lavoratori siano troppo vecchi e poco elastici ai cambiamenti”.
Sotto accusa ci sono anche i manager che, spiega Garbin, “pensano a fare utili per gli azionisti, invece di far ripartire l’economia italiana e di dare fiducia alle aziende. La causa delle difficoltà delle banche non sta nel costo del lavoro come vogliono far credere, perché esso è più basso addirittura di tutti i crediti inesigibili”.
“I banchieri – conclude il segretario – non sono adatti a far ripartire l’economia in Italia e il malgoverno delle banche non può essere imputato ai lavoratori, disdettando il contratto e tagliando l’occupazione”.
di Redazione Thiene on line