“Belle e condivisibili parole come rigore, trasparenza, serietà, sprechi inaccettabili, no a tagli lineari ma, ancora oggi, solo parole e tra il dire e il fare continua ad esserci di mezzo il mare. A quando l’azione, a quando i costi standard?”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto commenta alcuni interventi della mattinata agli Stati Generali della Salute, in corso di svolgimento a Roma.
“”Siamo stufi – aggiunge il Governatore – di sentire che bisogna fare come il Veneto fa, non dice, da tempo, costruendo una sanità sostenibile dal punto di vista economico, come dimostrano i nostri bilanci in utile degli ultimi anni, e qualitativa sotto il profilo dell’assistenza. I Governanti di Roma – prosegue – continuano di fatto a darci ragione ma, fino a che una siringa continuerà a costare 6 centesimi come in Veneto o 25 come altrove; un pasto 8-10 euro in Veneto e 60 altrove, saranno solo parole”.
“Ancora una volta – dice il presidente della Regione – ci candidiamo a inviare gratuitamente dei tutor che aiutino a progredire chi è più indietro sulla strada della buona gestione dei fondi sanitari, ma il problema è capire se esiste davvero una seria volontà di migliorare le cose, e questo sarà possibile capirlo solo quando saranno operativi i costi standard e si avrà il coraggio di dire agli spreconi che se spendono di più pagano i loro amministrati, e non pantalone!”.
“Apprendo – conclude il Governatore – che il premier Renzi ha esordito utilizzando l’ironia nell’annunciare che ha 82 slides pronte per i tagli alla sanità. Non si preoccupi: gliene bastano due, una con i conti e i servizi del Veneto e di poche altre Regioni, l’altra con i profondi rossi di altre. Le confronti e poi dica che da domani quelli della seconda lista non devono spendere un euro in più di quelli della prima. In caso contrario il monito del ministro Lorenzin sul fatto che la sanità universalistica in Italia non è da dare per scontata rischia di diventare una tragica realtà”.