AltoVicentinOnline

Renzi: giusto licenziare dalla Pubblica amministrazione chi ruba e assenteisti

“Giusto licenziare dalla Pubblica amministrazione chi ruba e assenteisti”. Così il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa di fine anno. Sul Quirinale : “Se e quando Napolitano deciderà di lasciare avra’ il diritto anzi, il dovere da parte nostra di ricevere un grazie. Fino a quel momento ogni discussione è vana, da quel momento siamo nelle condizioni di poter individuare un successore”.

 

“La parola del 2015 è la stessa del 2014: ritmo, dare il senso cambiamento e dell’urgenza, fare di tutto per far sì che l’Italia riprenda il suo ruolo nel mondo”, afferma il premier Matteo Renzi alla conferenza stampa di fine anno.

“Il nostro modello è la Germania e fare meglio, un obiettivo alla nostra portata”.

“La parola del 2015 è la stessa del 2014: ritmo, dare il senso cambiamento e dell’urgenza, fare di tutto per far sì che l’Italia riprenda il suo ruolo nel mondo”

“Proposto io lo stralcio del pubblico impiego” –  “In Consiglio dei ministri ho proposto io di togliere la norma” sui dipendenti pubblici “perché non aveva senso inserirla in un provvedimento che parla di altro. Il Jobs act non si occupa di disciplinare i rapporti del pubblico impiego”, per il quale c’è una riforma in Parlamento.

“Sui  Marò no ad inutili show di ex ministri” – Quella dei marò è “una vicenda molto seria molto difficile per ciò che è accaduto in passato, su cui ognuno di noi si tiene il suo giudizio: oggi questione aperta con un paese come India, amico,alleata dell’Italia che nelle ultime ore ha aperto un canale di confronto diretto anche con dichiarazioni che abbiamo apprezzato”., dice Renzi aggoungendo: “E’ utile per chiudere la vicenda” dei marò “mantenere il tono necessario dei canali legittimi giudiziari e diplomatici, senza inutili show o inutili iniziative politiche come alcune di quelle che ho visto, assolutamente incredibili, di ministri dei governi precedenti”.

Per la ripresa economica il “2015 sarà decisivo, ma non è un termine perentorio è un termine impegnativo” ed è per questo che “insisto sul senso dell’urgenza”, afferma Renzi aggiungendo: nessun alibi, se non ce la facciamo è colpa mia.