Oggi in giunta , il governatore Luca Zaia affronterà l’emergenza Pfas. Dopo un lungo silenzio e la preoccupazione della gente, si affronterà la questione sull’inquinamento ambientale dalle sostanze cancerogene rilevate fin dal 2013 nelle falde acquifere di 59 comuni sparsi tra le province di Verona, Vicenza e Padova. La loro presenza è stata riscontrata nel 2015 in misura preoccupante sui prodotti che tramite la filiera arrivano sulle tavole di tutti gli italiani: pesce, carne e uova, che secondo l’opposizione regionale, i veneti starebbero già mangiando. Accuse forti, alle quali l’amministrazione-Zaia non ha mai dato replicato con altrettanta forza.
Si dà una mossa quindi la giunta Zaia dopo un mutismo preoccupante “E’ stato messo all’ordine del giorno della giunta per fare chiarezza su quanto sta accadendo e per spazzare via le polemiche sorte negli ultimi giorni” queste le sintetiche parole dell’ufficio stampa della Regione nell’annunciare l’impegno di calendario.
Un riferimento capestro nei confronti dei consiglieri Berti del M5S e Zanoni del Pd, che si sono già mobilitati affinché i risultati del prelievo del sangue, eseguito a campione sugli abitanti dei comuni interessati, vengano resi pubblici assieme agli studi della seconda campagna di monitoraggio sui prodotti alimentari imposta dall’istituto superiore di sanità . Ma terminate le diatribe politiche, si spera che i rappresentanti della Regione non solo dicano la verità, ma mettano in atto un piano di controllo per ridurre al minimo l’esposizione della popolazione con provvedimenti sull’acqua potabile ben più specifici e validi di quelli attualmente in essere. Si spera inoltre, che accertino chi ha causato questa contaminazione e che chi ha sbagliato paghi.
P.V.