Raddoppiano le auto elettriche su strada nel 2021. Nell’anno appena chiuso, le auto Pev (le Plug-in Electric Vehicle, somma di Bev e Phev) hanno registrato una crescita del 128,34%, con 136.754 mezzi immatricolati. Così Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica, fa il punto sulle immatricolazioni.
Sono diversi i fattori che hanno contribuito al calo delle immatricolazioni nel mese di dicembre – spiega l’associazione – “dai ritardi di consegna dovuti alla crisi delle materie prime, dei semiconduttori e dei microchip, alla possibilità di immatricolare entro giugno 2022 le auto acquistate tramite prenotazione dell’Ecobonus e all’effetto, visibile, della fine degli incentivi per auto elettriche, avvenuta nel mese di ottobre 2021. Proprio la fine degli incentivi e una mancata programmazione degli stessi per il triennio a venire preoccupano il mercato e l’intera filiera“.
“In assenza di ulteriori supporti, è plausibile ipotizzare che i valori delle Bev immatricolate nei primi mesi del 2022 saranno inferiori a quelli dei primi mesi del 2021 – sostiene Motus-E – la mancanza di bonus all’acquisto farà dirottare i pochi mezzi elettrici prodotti in Italia verso mercati più appetibili”. “È davvero incomprensibile che il governo abbia deciso di ignorare completamente il settore, in un rimbalzo di responsabilità tra governo e Parlamento che sfiora il grottesco e che vedrà riflettersi nella drammatica riduzione di immatricolazioni di vetture elettriche e ibride plug-in nel 2022”, afferma l’associazione di settore, augurandosi “ancora un intervento di Mise e Mef all’inizio di quest’anno”.