Cresce il giudizio negativo sull’operato del governo: quasi un italiano su due boccia l’esecutivo Draghi. È quanto emerge dal sondaggio Dire-Tecnè realizzato il 30 giugno e il primo luglio su un campione di mille persone. Il 49,5% (+0,6%) degli intervistati esprime un giudizio negativo, contro il 46% (-0,2%) di chi invece promuove il governo.

CRESCE GIUDIZIO NEGATIVO SU DRAGHI

Crescono anche i giudizi negativi sull’operato del presidente del Consiglio Mario Draghi e, contemporaneamente, calano i giudizi positivi. Il 52,3% (-0,3%) degli intervistati esprime un giudizio positivo, mentre per il 42,2% (+0,5%) l’operato di Draghi è negativo, un dato in crescita.

FDI PRIMO PARTITO, PD IN LIEVE CALO

Fratelli d’Italia si conferma il primo partito italiano, stabile al 23,3%. Lieve calo per il Pd, che perde lo 0,1 e si ferma al 22,8%. Scende la Lega, risalgono Forza Italia e M5S: è un altro dei dati che emergono dal sondaggio Dire-Tecnè realizzato il 30 giugno e il primo luglio su un campione di mille persone.

La Lega perde lo 0,2 scendendo al al 14,7%. Guadagnano lo 0,1% sia Fi che M5S: gli azzurri salgono al 10%, il partito di Conte al 9,4. Tra i piccoli calano Azione (-0,1), scesa al 5,2%; Europa Verde al 2,2% (-0,1); Sinistra Italiana al 2,1% (-0,1). Crescono, invece, Italia Viva e Italexit. Il partito di Renzi guadagna lo 0,2 e sale al 2,9%; quello di Paragone è al 2,6% (+0,1).

CONTINUA A CRESCERE IL CENTRO

Continua a crescere il peso elettorale del centro, segno positivo anche per il centrosinistra (seppur solo dello 0,1%), mentre si indebolisce la coalizione del centrodestra. Al centro crescono infatti i consensi di Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi: insieme arrivano all’8,1% (+0,1).
Il centrodestra (Fdi, Lega, Fi, Udc, Coraggio Italia) con un -0,1% scende al 49,2%. Il centrosinistra (Pd, M5S,
Europa Verde e Articolo1) è 36,4%.

AUMENTA SFIDUCIA ITALIANI SU ECONOMIA

Per il 55,5% degli italiani (+0,2% rispetto all’ultima rilevazione) il clima economico in Italia è destinato a peggiorare nei prossimi mesi. Solo il 13,4% (+0,2%) si dice ottimista, mentre cala il numero di intervistati che prevede una situazione economica stabile: è il 31,1% (-0,4%).

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