“Il tampone selvaggio utilizzato solo per il green pass vacanziero rischia di mandare in tilt il servizio sanitario, deve essere riservato ai soggetti fragili e alle situazioni a rischio”.
Prende posizione Sifo, Società Italiana di Farmacia Ospedaliera, che affida al suo presidente Arturo Cavaliere la richiesta ufficiale di spingere sulla campagna vaccinale e smettere di fare tampone a tutti.
“E’ una follia sanitaria”, ha commentato Cavaliere, presidente della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO, riferendosi alla situazione creatasi con il grande afflusso di persone che cercano di eseguire il tampone antigenico.
File ovunque: dai Drive in delle Asl alle Farmacie Private che hanno aderito alla campagna. Ne consegue un sistema che nel suo insieme rischia il collasso. Parole che nei giorni scorsi erano state riportate in Veneto anche dal presidente della Regione Luca Zaia.
“Riteniamo che aver trasformato il Green Pass da tampone in un lasciapassare per le vacanze, per la settimana bianca e per i cenoni, sia una scorciatoia che ha poco a che fare con la tutela della salute – ha continuato Cavaliere – Tante persone si sentono legittimate a recarsi ai drive in sanitari sollecitando i propri MMG oberati da migliaia di chiamate con sintomi spesso difficili da riscontrare, a volte anche senza aver prenotato, rischiando di fare esplodere sia il sistema organizzativo che il sistema del tracciamente del virus. Questo si traduce in un rischio di collasso per il sistema stesso e per gli operatori sanitari”.
Con un incremento di tamponi che ha fatto segnare un raddoppio di prestazioni nel periodo natalizio, gli approvvigionamenti si stanno facendo complessi, e pertanto, secondo il presidente Sifo, “in questi giorni è davvero impossibile stimare i fabbisogni nazionali e regionali per i prossimi mesi, sia di tamponi che dei reagenti necessari per processarli. Purtroppo sappiamo che di fronte a queste criticità il sistema delle forniture reagirà con possibili carenze oppure con un aumento dei costi”.
Antonio Cavaliere ha infine sottolineato: Il tampone deve essere dedicato solo a chi ne ha realmente bisogno, in particolare i soggetti fragili e le persone che sono entrate in contatto con soggetti positivi o con dei sintomi ben chiari o per fine quarantena. Sarebbe opportuno modificare le regole e renderle chiare prima che l’intero servizio sanitario nazionale inizi a sventolare bandiera bianca, senza pertanto proseguire, come stanno facendo alcune Regioni, nell’aumento dell’offerta sanitaria di orario ai drive in, per poi trovarsi di fronte a file senza controllo con richieste di prestazioni inappropriate. Speriamo quindi – ha concluso – e su questo richiamiamo l’attenzione delle Istituzioni, che si giunga in tempi brevissimi ad una gestione meno selvaggia del sistema dei tamponi, ritornando, nei giorni immediatamente successivi al Capodanno, ad una gestione ordinata e non utilitaristica dei test, tornando a porre l’attenzione di tutti gli italiani sulla necessità vaccinale”.