“Il Ponte sullo Stretto nasce come norma del dicembre 1971, non era nato, c’era Aldo Moro ministro degli Esteri, è già costato svariate centinaia di milioni di euro agli italiani, tra progetti, ritardi, fallimenti, cause. Io adesso, entro il 31 luglio 2024, da cronoprogramma, ho intenzione di far approvare il progetto esecutivo e di partire con i lavori entro l’estate 2024”. Ad affermarlo il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio 1. Sembra un paradosso, ma è realtà. Colui che ha indossato per anni la maglia con la scritta ‘Prima il Nord’ si ritrova a realizzare il sogno più grande di siciliani e calabresi.
“Non stiamo parlando del Terzo Mondo”: sono davvero le parole di Matteo Salvini, leader di un partito, di cui fanno parte persone (per fortuna sempre più poche), che fino a qualche anno fa avrebbero detto esattamente il contrario, che vorrebbero una sbarra che li dividesse dal Sud e che rivendicano un’identità tutta regionale, che nulla ha a che fare con l’operato ATTUALE di Salvini. Quest’ultimo, ora lo difende il Meridione, può contare su seguaci dal sangue napoletano, calabrese e siciliano, che votano le stesse idee e progetti dei ‘colleghi del Nord’.
Salvini: «Giornata storica non solo per la Sicilia e la Calabria ma per tutta l’Italia»
Schifani: «Opera fondamentale per eliminare il divario tra Nord e Sud»
“Accogliamo con grande apprezzamento e soddisfazione il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge sul Ponte dello Stretto, un’opera strategica che da sempre la Sicilia e i siciliani ritengono fondamentale per eliminare il divario tra Nord e Sud e che permetterà alla nostra Isola di avere finalmente un collegamento diretto con l’Italia ed il resto dell’Europa”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Naturalmente al Ponte – aggiunge il presidente Schifani – va associato il potenziamento complessivo delle reti viarie e autostradali ad esso connesse e la realizzazione di infrastrutture di supporto che sono necessarie». “Desidero ringraziare il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e il ministro Matteo Salvini per avere portato avanti, con grande determinazione e ferma volontà, uno dei punti fondamentali del programma di governo nazionale ed anche regionale», conclude.
N.B.