“Le risorse per gli investimenti affidate ai Comuni – ha spiegato De Poli – ammontano complessivamente a 60 miliardi. Sono fondi che andranno a finanziare diversi settori: digitalizzazione, innovazione, turismo e cultura, economia circolare, agricoltura sostenibile, mobilità sostenibile, efficienza energetica, tutela del territorio e risorse idriche, scuole e asili nido. Secondo le stime della Cgia di Mestre, l’impatto del Pnrr a livello complessivo, nazionale, porterà a una crescita del Pil del 3,1% rispetto a uno scenario senza Recovery, a un incremento degli investimenti del +10,6% e, di riflesso, anche dell’occupazione”.
Sulla “battaglia per i fondi di rigenerazione urbana ai Comuni del Veneto”, queste le parole di De Poli: “Ho posto la questione in Senato presentando un’interrogazione parlamentare urgente al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Al governo ho avanzato tre richieste precise: modificare i criteri previsti e cancellare l’indice di vulnerabilità sociale; prevedere un aumento dei fondi e, soprattutto, estendere tali contributi anche ai Comuni più piccoli con popolazione inferiore a 15.000 abitanti”.
De Poli ha posto infine l’accento sulla carenza di segretari comunali nelle Amministrazioni: “Si tratta – ha detto -di una figura chiave che fornisce un supporto essenziale e lo è ancor di più soprattutto in questa sfida per l’accesso ai fondi del Recovery”.
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