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Patto di stabilità. Sindaci in trasferta a Roma

Anche questa volta Schio ha fatto sentire la sua voce per chiedere la revisione dei vincoli del Patto di Stabilità e lo sblocco dei pagamenti per investimenti e opere pubbliche. A rappresentare l’amministrazione scledense alla manifestazione dei Comuni indetta questa mattina dall’ANCI a Roma sono stati il sindaco Luigi Dalla Via, il sindaco di Santorso Pietro Menegozzo, il primo cittadino di San Vito di Leguzzano Antonio Dalle Rive e l’assessore scledense al Bilancio Mario Benvenuti.

 

“Abbiamo chiesto al Governo un’azione di buon senso e di responsabilità: sbloccare il Patto di Stabilità significa permettere ai Comuni di realizzare, con i soldi che hanno già in cassa, opere necessarie per i propri cittadini. Ma soprattutto significa dare la possibilità ai Comuni di far lavorare le imprese. E questo è più che mai urgente oggi per far ripartire la crescita del Paese e garantire concrete opportunità di lavoro sul territorio – sottolinea il sindaco Luigi Dalla Via – In questi anni sui Comuni è stato caricato il peso più grosso per il risanamento dei conti del Paese. Ce ne siamo fatti carico. Ora è il momento di darci la possibilità di tornare ad investire per garantire ai nostri cittadini le città che meritano e per proseguire lo sviluppo necessario a lasciare ai nostri figli spazi e servizi adeguati”.

“L’assurdità di questi vincoli sta di fatto fermando i Comuni che in molti casi non riescono più a realizzare neppure gli interventi di manutenzione – aggiunge l’assessore Benvenuti – Ci siamo quindi uniti all’ANCI per chiedere ciò che riteniamo giusto, con la consapevolezza di aver fatto la nostra parte. Nonostante tutto, a Schio nel 2012 abbiamo pagato 11 milioni di euro di lavori e abbiamo pagato le imprese nei tempi corretti. Non solo: negli anni abbiamo adottato una politica di rigore grazie alla quale oggi, abbiamo potuto fare un’ipotesi di spesa per il 2013 agli stessi livelli di 8 anni fa, quando solo per effetto dell’inflazione avrebbe dovuto essere di 5 milioni in più. Questa si chiama efficienza e buona amministrazione”.

di Redazione Thiene on line