Era arrivato in ospedale già in condizioni disperate per le gravi lesioni cerebrali, conseguenza di un violento urto alla testa, dopo una brutta caduta. O così sembrava. Muhammad, un bimbo di tre anni residente a Brunico, di origine pakistane, è morto dopo tre giorni di agonia all’ospedale di Bolzano, lo scorso 26 gennaio. A distanza di un mese, per fare luce sulle cause della sua scomparsa, la Procura altoatesina ha aperto un fascicolo per “omicidio volontario in presenza di maltrattamenti”. A essere stata iscritta nel registro degli indagati è la mamma, presente in casa al momento della ‘presunta’ caduta e all’arrivo dei soccorsi. E proprio lei avrebbe riferito che il bimbo si era fatto male cadendo e sbattendo la testa sul pavimento.

L’iscrizione si è resa necessaria anche per disporre l’autopsia sul corpo del piccolo che farà definitivamente chiarezza su cosa sia successo perché “da una prima e superficiale valutazione – precisa la Procura, riferendosi all’accertamento autoptico, svolto il 30 dicembre scorso- non sarebbero emersi elementi a conferma dell’ipotesi investigativa”.
Però, a sollevare dubbi sulla dinamica dei fatti, sarebbe stato lo stesso personale medico dell’ospedale che aveva segnalato la presenza di numerosi lividi ed ematomi sul corpo, ipotizzando che il bambino potesse essere stato vittima di maltrattamenti e che le gravi lesioni cerebrali riscontrate fossero conseguenza di atti dolosi.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia