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Mezzo milione di studenti pronti per la maturità: al via prova italiano

Count down per i maturandi 2015. Quasi mezzo milione di studenti affronterà stamattina la prima prova dell’esame di Stato che chiude il ciclo delle superiori. Si comincia con lo scritto di Italiano, uguale per tutti, dal Classico ai Tecnici. Giovedì tocca alla seconda prova, diversa per ciascun indirizzo e quest’anno con qualche new entry visto che fanno il loro debutto alla Maturità i nuovi indirizzi della riforma Gelmini, liceo coreutico e musicale in testa. Lunedì si chiude il tris degli scritti con il cosiddetto quizzone, messo a punto dalla singole commissioni. Alla vigilia del fatidico appuntamento, tra gli studenti serpeggia l’ansia. C’è da scommettere che in tanti avranno faticato a prendere sonno ieri sera. E non basterà a renderli più sereni la rassicurazione arrivata in serata dal ministro Giannini assieme al suo “in bocca al lupo”.
“Affrontate l’Esame con impegno, ma senza frustrazioni: domani ognuno di voi troverà la traccia più adatta a far emergere il proprio percorso e la propria capacità di riflessione”. L’invio delle tracce avverrà attraverso un plico telematico. Si tratta di “buste” criptate recapitate per via informatica alle scuole. Per la loro apertura è necessaria una password che sarà diffusa domani per lo scritto di italiano alle scuole via mail, attraverso il sito del Miur, il profilo twitter MiurSocial e il profilo Facebook Miur Social. E quest’anno ci sarà una novità. »Abbiamo semplificato i materiali allegati alle tracce – ha annunciato lo stesso ministro – perchè ogni studente possa concentrarsi maggiormente sulla propria personale elaborazione«. I commissari assicureranno la massima vigilanza e prima dell’inizio delle prove agli studenti sarà richiesto di consegnare i cellulari e ogni altro apparecchio digitale in loro possesso.

Come se non bastasse il panico da esame a turbare la serenità dei candidati ha contribuito in giornata una notizia che ha messo in allarme per una manciata di ore insegnanti e studenti. Secondo alcuni presidi una circolare ministeriale arrivata il 29 maggio avrebbe reso obbligatorio proporre la terza prova (il cosiddetto quizzone) su cinque materie e non come fatto finora fino a »un massimo di cinque materie«.

Un ampliamento che ha destato parecchia preoccupazione visto che i maturandi durante l’anno si sono esercitati su quattro materie e che anche i documenti del consiglio di classe, redatti il 15 maggio, parlano di quattro. Nel tardo pomeriggio una breve nota del ministero ha però messo la parola fine alla vicenda: »Nessuna sorpresa sulla terza prova dell’Esame di Maturità che non deve obbligatoriamente riguardare cinque materie, ma fino a un massimo di cinque, secondo quanto previsto dal Dm n. 429 del 2000«. Il problema a quanto pare è nato da una erronea interpretazione di un passaggio (un »devono« al posto di un »possono«, sembra) della circolare ministeriale. Una innovazione, però, a quanto si apprende, ci sarà nella prova di domani: per la prima volta il tema storico prevedrà un allegato.