“Una nuova perturbazione atlantica impatterà sull’Italia, determinando condizioni di instabilità che interesseranno inizialmente le regioni settentrionali del Paese e si estenderanno, nel corso del week end, anche al centro-sud”. Sulla base di queste previsioni, il dipartimento della Protezione civile, d’intesa con le Regioni coinvolte, ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse. “I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche”.
In particolare, l’avviso prevede “dalla tarda serata di oggi, precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte e Liguria. I fenomeni, dalla mattinata di domani si estenderanno su Lombardia, Emilia-Romagna occidentale, Toscana e successivamente su Veneto, Trentino e Friuli-Venezia Giulia”.
Inoltre, “sempre dalla mattinata di domani, si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sardegna e successivamente su Umbria, Lazio e settori occidentali di Abruzzo e Molise. A partire dalla serata di domani, poi, precipitazione sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, interesseranno la Campania. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”.
Sulla base dei fenomeni previsti, “è stata valutata ancora per la giornata di domani criticità rossa per rischio idraulico sulle pianure di Parma e Piacenza, Modena e Reggio Emilia, Bologna e Ferrara e sulle pianure di Rovigo. Sono sempre in criticità rossa, ma per rischio idrogeologico localizzato, la Liguria e gran parte della Lombardia”.
Sono invece “in criticità arancione per rischio idraulico alcune zone del Piemonte e per rischio idrogeologico il resto dell’Emilia-Romagna, il bacino del Tagliamento in Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia nord-orientale, parte di Piemonte, Sardegna, Toscana, Veneto e i settori tirrenici di Lazio e Campania”.
E’ stata poi “valutata criticità gialla per rischio idraulico su alcune zone di Piemonte e Veneto per rischio idrogeologico su parte della Valle d’Aosta, del Trentino-Alto Adige, del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia, della Toscana, sulle zone appenniniche di Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Umbria, Basilicata, Campania, sui bacini Agri-Sinni della Basilicata e sulla Sardegna orientale”
(adnkronos)