“Il 2013 per noi sarà più o meno come il 2012, sempre al traino degli Stati Uniti”. Lo ha detto l’ad della Fiat, Sergio Marchionne al Salone di Ginevra.
”L’incertezza politica crea incertezza nei mercati e questo non aiuta chi come noi deve vendere auto”, ha spiegato l’amministratore delegato della Fiat. ”La certezza di governabilita’ dell’Italia e’ necessaria e ora non l’abbiamo”, ha aggiunto.
Poi, riferendosi alla vertenza per il rinnovo del contratto del gruppo, ha detto: “Il contratto si fara” le “difficoltà non sono insormontabili”.
“L’importante è avere le idee chiare entro il 2013”. Così Sergio Marchionne ha risposto sui tempi degli investimenti a Mirafiori e a Cassino. “Stiamo valutando quando, l’impegno è farli”, ha aggiunto.
“L’ingovernabilità non porterà al rinvio degli investimenti a meno che non ci sia una decisione drastica come l’uscita dall’euro”, ha detto l’ad Fiat.
“Nessun aumento di capitale per le quote Veba” di Chrysler.
“Il 2013 per noi sarà più o meno come il 2012, sempre al traino degli Stati Uniti”.
“Un numero davvero grande di italiani ha chiesto con il voto un cambiamento. Se vogliamo ignorarlo la conseguenza sarà l’instabilità”. Lo ha detto Marchionne che non si è voluto sbilanciare su quale possa essere la soluzione migliore per il governo del paese. “La macchina deve ripartire”, ha aggiunto.
“Ho una grandissima fiducia nel presidente Napolitano che è riuscito a gestire nel 2011 una situazione estremamente difficile. Avremo bisogno di lui per gestire la prossima fase – ha detto Marchionne -. La sua presenza è essenziale, è una persona eccezionale. Lasciamo tutto in mano a lui, ho fiducia. Gli voglio anche bene. Ha una capacità eccezionale di gestire momenti molto complessi. Ha difeso l’Italia con la schiena diritta anche di recente quando il Paese è stato attaccato all’estero”.
“Mi preoccupa la situazione economica degli italiani, la loro condizione generale. E’ un problema che non si può ignorare”. “C’é un grandissimo disagio, una realtà quotidiana che va gestita e risolta. Basta guardare al grande numero di cassintegrati e disoccupati”, ha aggiunto. “Il problema non sono i prodotti, non confondiamo le cose. Agli italiani manca la disponibilità economica, è la cosa più preoccupante”.
“E’ importante che l’Italia si ricostruisca. E’ molto più difficile ricostruire dopo avere sfasciato, creare un Paese in grado di competere”. Così Sergio Marchionne sul successo del M5S.”La gente fuori dall’Italia non capisce cosa stia succedendo nel paese”, ha aggiunto ricordando che “il governo Monti che ha ridato credibilità al Paese”. (ansa)