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Mais di Marano, crema di fagioli di Posina e lo chef Antoniolo vince la ‘Prova del Cuoco’

 

Un wafer a base di sfogliatine di polenta di Mais Marano, con Sopressa vicentina, crema di fagioli di Posina e acciughe, accompagnato da una gelatina al Merlot a richiamo della beneamata “ombra di vino”: un omaggio quindi alla sua terra vicentina. Con questa ricetta, a base di prodotti che definire “poveri” è stata in realtà la sua ricchezza, il ristoratore di Confartigianato Vicenza, Riccardo Antoniolo (36 anni, titolare del “800 Simply Food” a Bassano del Grappa)  ha vinto oggi la finale della 5ª edizione di “Caccia al Cuoco”, diventando così ospite fisso della trasmissione “La prova del Cuoco”, il programma di RaiUno condotto da Antonella Clerici.

 

A colpire la giuria è stata la creatività dello chef vicentino che, illustrando i prodotti vicentini, ha convinto la conduttrice e la giuria con le spiegazioni sulle proprietà nutrizionali degli alimenti. Una passione e attenzione tipica di Riccardo Antoniolo, che ama curare il ben mangiare ma con occhio di riguardo agli aspetti salutistici: la stessa Antonella Clerici in chiusura di trasmissione ha elogiato il cuoco affermando che, al di là dell’esito della gara, avrebbe comunque invitato il vicentino alla Prova del Cuoco, per dare lezioni sulle proprietà alimentari dei prodotti.

Riccardo è un cultore della ristorazione artigiana: profondo conoscitore del pane e con la passione per i lievitati. La sua filosofia è quella di provocare emozioni, riuscendo abilmente a coniugare materie prime semplici ma di indubbia qualità, elevandole al rango di alta cucina. Una passione che lo lega fortemente proprio alle specificità alimentari vicentine, di cui è testimone: è stato consulente e ideatore di alcuni eventi di successo, dalle “Cene Palladiane” alle “Serate della Scarpetta” in collaborazione con i suoi colleghi chef di Confartigianato.

Riccardo è giunto alla finale della trasmissione grazie ad altre sfide in precedenza vinte con cuochi  di altre Regioni, accomunati dal fatto di essere esordienti e alla loro prima apparizione nel programma. Una gara in cui dimostrare non solo l’abilità ai fornelli, ma anche la capacità dialettica, il tempismo nella preparazione e – perché no – la capacità mediatica di proporsi con successo. Questo hanno valutato i tre giurati esperti componenti della giuria, garantendo dunque a Riccardo un posto d’onore all’interno del cast della trasmissione.