“Le accuse dell’onorevole Erik Pretto sono vergognose, si chiede che venga rimossa una figura che porta alto il nome del nostro territorio vicentino, di cui è illustre rappresentante. Un vicentino come Christian Greco, capace di incarnare la cultura, la competenza, il sacrificio di chi ha studiato e si è formato con onore. Un esperto egittologo, che ha dimostrato capacità manageriali tali da rilanciare e far conoscere nel mondo il museo torinese. E perchè dovrebbe dare le dimissioni? Perchè ha concesso degli sconti ad una fascia sociale che agevolata economicamente, potrebbe avere accesso al mondo dell’arte e della conoscenza? Che Pretto chieda scusa a Christian Grego per aver anche solo osato chiederne la rimozione dal Museo che dirige”. E’ un fiume in piena Chiara Luisetto, la consigliera regionale dem, che dopo aver letto le dichiarazioni del deputato maranese leghista Erik Pretto, ha sentito il bisogno di mandargli a dire cosa lo invita a fare.
La posizione del Ministro Sangiuliano
“Chi ha l’onere e l’onore di amministrare in prima persona i numerosi enti culturali della nostra nazione deve farlo secondo criteri ispirati alla competenza, alla professionalità e alle conoscenze scientifiche che caratterizzano ciascun settore. Chi lavora seguendo questi criteri e ricopre il suo incarico con rigore e professionalità avrà sempre il mio rispetto e potrà contare sulla massima collaborazione da parte del ministero. Il direttore Greco- prosegue Sangiuliano- è un apprezzato egittologo, non ha decifrato la Stele di Rosetta come ha fatto il grande Jean Francois Champo Ilion, ma ha lavorato con impegno e risultati. E potrà continuare a farlo fin quando la Fondazione che lo ha chiamato deciderà che è lui il più adatto. Nei suoi confronti non c’è alcun pregiudizio, nè tanto meno è in corso una minacciosa campagna, con annesse liste di proscrizione, per ‘cacciarlo’ dal Museo. Il merito, e non le appartenenze politiche, saranno sempre la bussola per le nostre scelte, a differenza di quello che abbiamo visto in passato”.
E ancora: “L’assessore regionale piemontese Maurizio Marrone, amico e persona di grande qualità, sensibile alle questioni culturali e col quale collaboro con grande profitto, e che non ha certo bisogno di me per essere difeso, ha riconosciuto le doti manageriali di Greco, non ha evocato nessuna ‘epurazione’ e si è limitato a ricordare la vicenda del professor Francesco Tiradritti, vittima di una ingiusta esclusione dal Cda della Fondazione. Nulla di più. E sarebbe bastato leggere le sue parole invece di affidarsi ai commenti di parte. Per questo- così ancora il ministro- sono veramente stupito dalla bolla mediatica che determinati osservatori e forze politiche stanno ideologicamente portando avanti, forse con l’obiettivo di ottenere un ritorno politico. Il Museo Egizio è troppo importante per essere impantanato in polemiche di bassa cucina politica: il ministero della Cultura assicurerà sempre massima collaborazione e lavorerà con la Fondazione per valorizzarlo e per renderlo sempre più attrattivo. Così come ha fatto per un’altra eccellenza che si trova nel capoluogo piemontese: i Musei Reali di Torino, che il governo Meloni ha deciso di inserire tra quelli di prima fascia, ovvero di rilevante interesse nazionale e dotati di autonomia speciale”. Una scelta, conclude il ministro, “condivisa con il presidente della Regione Cirio e il sindaco di Torino Lo Russo, di cui siamo orgogliosi. E che rappresenta uno dei tanti tasselli del nostro impegno per dare al patrimonio culturale di Torino e del Piemonte quel risalto che meritano“.
di Redazione AltovicentinOnline
Il deputato di Marano contro Christian Greco: “Non deve fare più il direttore del Museo Egizio”