In un mondo sempre più preoccupato dai cambiamenti climatici, il messaggio lanciato da Luca Mercalli, divulgatore scientifico e presidente della Società Meteorologica Italiana, durante l’evento «Ricercatori in cammino» organizzato dall’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), non ha lasciato spazio a dubbi: se non si agisce rapidamente per fermare le emissioni di CO2, il nostro pianeta potrebbe trovarsi a fronteggiare condizioni di vita insostenibili entro la fine del secolo.
L’incontro, tenuto mercoledì mattina alla Camera di Commercio di Verona, ha visto la partecipazione di oltre 200 studenti provenienti da licei e istituti superiori della città. L’occasione è stata quella della Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette, ma il focus della conferenza è stato inevitabilmente il cambiamento climatico, un tema che interessa da vicino la salute globale e le malattie legate a condizioni ambientali sfavorevoli.
Un  futuro rischioso: 5 gradi in più
Mercalli ha esordito sottolineando quanto, a questo punto, l’aumento delle temperature sia un rischio concreto. “Se si continua con le attuali emissioni di CO2”, ha dichiarato, “entro la fine di questo secolo la temperatura terrestre potrebbe aumentare di 5 gradi”. Un dato che, come lo stesso esperto ha definito, ha del «catastrofico». Si tratta infatti di una previsione che renderebbe la Terra invivibile, con il rischio di fenomeni estremi sempre più frequenti e devastanti.
Mercalli ha ricordato che, già in seguito a un incremento di soli 1,5 gradi di temperatura registrato negli ultimi 50 anni, la Terra ha cominciato a «soffrire», con fenomeni climatici distruttivi che ormai colpiscono regolarmente molte zone del pianeta, come recentemente accaduto in California, dove incendi devastanti hanno messo in ginocchio la regione.
La malattia della terra: un legame con la salute
Il cambiamento climatico, come ha spiegato il presidente della Società Meteorologica Italiana, non è solo un problema ambientale ma anche un gravissimo rischio per la salute umana. Le malattie tropicali, che prima erano contenute in alcune aree specifiche, stanno iniziando a diffondersi in nuove regioni a causa delle modifiche climatiche. In questo scenario, la relazione tra salute e ambiente diventa sempre più stretta e urgente. L’evento, che mirava a sensibilizzare i giovani studenti proprio su questi temi, ha evidenziato quanto sia fondamentale investire nella ricerca scientifica e nel cambiamento delle politiche ambientali per contrastare gli effetti del riscaldamento globale.
L’importanza dell’educazione e della consapevolezza
Seppur colpito dalla febbre, Luca Mercalli ha voluto partecipare all’incontro in modalità video, dimostrando l’importanza di non perdere occasioni per sensibilizzare le nuove generazioni. La conferenza si è conclusa con l’appello di Mercalli a un impegno collettivo per affrontare la crisi climatica e a una maggiore attenzione nella riduzione delle emissioni di gas serra. Solo con azioni concrete e tempestive sarà possibile evitare che il nostro pianeta raggiunga livelli di riscaldamento che renderebbero la vita insostenibile per tutte le forme viventi.
L’intervento di Luca Mercalli ha avuto il merito di rendere ancora più urgente la riflessione sul futuro del nostro pianeta. L’incontro a Verona, rivolto soprattutto ai giovani, ha dimostrato che la consapevolezza e la conoscenza scientifica sono gli strumenti principali per combattere i cambiamenti climatici.
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