AltoVicentinOnline

Lockdown soft fino al 15 gennaio, Veneto a rischio ‘arancione’

Divieto di spostamento tra le regioni, 7 e 8 gennaio in giallo, week end arancione, e soglie di Rt più basse per entrare nella fascia arancione e rossa. La nuova stretta del governo per contenere i contagi da Covid-19 è stata varata questa notte per decreto e durerà fino al 15 gennaio, quando dovrà essere approvato un nuovo Dpcm.

Una settimana di limitazioni servirà a vagliare i nuovi numeri sui contagi e testare il nuovo sistema di valutazione per dividere l’Italia dal 15 gennaio in diversi colori. Confermato il coprifuoco alle 22 e si è deciso di mantenere la deroga che consente a due persone di andare a trovare parenti e amici.

Il testo conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, la possibilità, già prevista dal decreto-legge dello scorso 18 dicembre, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono. Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze. Inoltre, il testo rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”.

Veneto rischia l’arancione

L’Istituto superiore di Sanità ha evidenziato come nove regioni siano a rischio moderato o alto. Tra queste spicca il Veneto, con i suoi attualmente 90.365 positivi e 149.426 guariti, oltre a Liguria, Marche, Puglia, Umbria, Emilia Romagna, Molise, Provincia autonoma di Trento e Valle D’Aosta. Motivo? L’Rt è troppo alto. Il Veneto con l’ultimo 1,11 rischia veramente un altro colore e quindi il declassamento.

Secondo i documenti in possesso del ministero, la Regione  Veneto ha comunicato «mille posti attivati e zero attivabili», quindi il calcolo della percentuale di occupazione è stato operato dall’Iss in base a questo numero. E risulta il 36% contro una media nazionale del 30%, il che ha portato alla zona di rischio gialla. Ma se il calcolo fosse stato fatto sui posti realmente operativi, cioè 698, spiegano i tecnici del ministero, la percentuale di occupazione avrebbe superato il 40%, inducendo una classificazione diversa. Almeno arancione, il che significa locali chiusi e divieto di spostamento tra Regioni.

La percentuale dei vaccini, intanto, martedì 4 gennaio sera ha superato il 55% delle dosi disponibili in magazzino.

Veneto. Scuole chiuse fino al 31 gennaio