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Lavoro. Il Veneto reagisce alla crisi. Donazzan: “Regione al vaglio di nuove misure”

1.414 nuove assunzioni a tempo indeterminato in Veneto.

I numeri non sono eccezionali, ma finalmente indicano un leggero segnale di ripresa che arriva dal mondo dell’economia veneta. Lo comunica Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro, dopo aver analizzato il report di giugno sull’andamento dei contratti a tempo indeterminato.

“L’economia veneta sta reagendo meglio del resto d’Italia agli stimoli della ripresa – ha spiegato Elena Donazzan – e questo prova che i grandi sforzi compiuti dalla Regione, quasi da sola, negli anni bui della crisi sono stati decisivi per salvaguardare il tessuto produttivo. La ripresa, però, non è sufficiente a risolvere i problemi occupazionali di molti lavoratori, a favore dei quali saranno orientate le nuove misure regionali necessarie per la politica del lavoro”.

Nel 2015 il mercato del lavoro è stato interessato da importanti novità̀ normative introdotte dalla Legge di stabilità 2015 e dal Jobs Act. Nello specifico, da inizio 2015 è stato dato un incentivo per le assunzioni a tempo indeterminato. Per l’assunzione di un lavoratore disoccupato, l’azienda percepirà un incentivo pari a 8.040,00 euro suddivisi  in tre anni e lo stesso ‘bonus’ verrà concesso se un contratto a tempo determinato si trasformerà a tempo indeterminato.

In effetti, Regione Veneto comunica che “i dati relativi a giugno 2015 attestano l’evidente proseguimento della tendenza all’incremento delle assunzioni e delle trasformazioni a tempo indeterminato come già̀ emerso per i mesi precedenti. A giugno le assunzioni con contratti a tempo indeterminato sono aumentate del 55% (9.500 contro 6.100) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nell’insieme del primo semestre la crescita è risultata del 51% (66.000 contro 44.000). La dinamica più̀ elevata è stata registrata in aprile (+77%). Le trasformazioni sono aumentate, nel confronto tendenziale, del 13% (3.300 contro 2.900 nel giugno 2014). Nel complesso del semestre l’incremento delle trasformazioni è risultato del 12% (21.700 contro 19.400).

Negli ultimi tre mesi anche le cessazioni hanno evidenziato un trend di crescita tendenziale: +16% in giugno, + 9% nell’insieme del semestre.

Tale incremento non è associato ad una riduzione del tasso di sopravvivenza dei nuovi rapporti di lavoro. Anzi: il tasso di sopravvivenza al 30 giugno, distinto per mese di avvio, risulta nel 2015 più̀ elevato di quello corrispondente calcolato per i rapporti attivati nel medesimo mese degli anni precedenti. La crescita delle cessazioni osservata a maggio-giugno andrà̀ quindi ulteriormente esplorata per verificarne il possibile “orientamento strategico” finalizzato alla costruzione di percorsi di transizione da rapporti a tempo indeterminato non esonerati a nuovi rapporti che beneficiano dell’esonero.

Le aziende coinvolte in Veneto sono circa 29.000. Di esse oltre 18.000 hanno effettuato un’unica assunzione; 9 aziende hanno effettuato oltre 100 assunzioni (per un totale di 1.414 assunzioni a tempo indeterminato).

A.B.