Il Veneto è la regione con le condizioni occupazionali migliori. Lo segnala Marino Zorzato, vicepresidente della Regione, dopo aver analizzato un’elaborazione della sezione Sistema Statistico sui dati relativi all’occupazione.
“Nonostante gli effetti della crisi si facciano sentire – ha commentato Zorzato – ancora una volta il Veneto si conferma tra le regioni leader in Italia e nel 2014 ha registrato il sesto tasso di occupazione 15-64 anni più elevato, 63,7%, (63,1% il dato del 2013) contro il 55,7% dell’Italia, e il secondo tasso di disoccupazione più basso, 7,5% (7,6% nel 2013) contro il 12,7% livello medio italiano”.
Dopo due anni di calo quindi, in Veneto nel 2014 l’occupazione è tornata a salire. Rispetto all’anno precedente l’aumento è dell’1,1%, pari a circa 22mila unità, mentre la disoccupazione diminuisce dello 0,5%. Conseguentemente cresce il tasso di occupazione, in particolare quello femminile, e diminuisce, seppur di poco, quello di disoccupazione, dato quest’ultimo in controtendenza con quello nazionale.
In generale, la fascia d’età più colpita dalla crisi sono i giovani. Nel 2014 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) in Italia è aumentato arrivando a 42,7%, oltre due punti percentuali e mezzo in più dell’anno precedente e il doppio del 2008. Particolarmente grave è la situazione del Mezzogiorno, in cui il tasso di disoccupazione giovanile supera in molte regioni la metà della popolazione di quest’età.
Il Veneto però è in controtendenza perchè la situazione occupazionale per i giovani veneti è tra le più favorevoli nel paese: seppur in aumento di quasi due punti percentuali rispetto al 2013, con un tasso di disoccupazione giovanile del 27,6%, il Veneto si classifica, comunque, la terza regione italiana per i livelli di disoccupazione più bassi; primo il Trentino Alto Adige con il 18,4% e secondo il Friuli Venezia Giulia con il 27,1%.