L’allarme del M5S: ‘Business dei rifiuti, in Veneto è allarme criminalità organizzata”
Giornalisti Altovicentinonline
“Ogni giorno viene scoperta in Veneto una discarica abusiva, oppure uno sversamento di rifiuti illegale. E dove il ciclo dei rifiuti si incaglia fanno affari le mafie. Mafia, Ndrangheta, Camorra e altre organizzazioni locali fioriscono anche nella nostra regione e non possiamo più nascondere la testa sotto la sabbia”.
In una loro nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle spiegano come “l’allarme sulla criminalità organizzata in Veneto arriva dal professor Antonio Parbonetti, docente di economia all’Università di Padova, che ne ha parlato al Procuratore della Repubblica di Treviso Michele Dalla Costa, al prefetto trevigiano e ai responsabili delle forze dell’ordine. Al professor Parbonetti va tutta la nostra gratitudine, e quella dei veneti, per aver portato all’attenzione della magistratura e delle forze dell’ordine un tema così importante. Lui la sua parte l’ha fatta, i cittadini hanno fatto la loro con le segnalazioni e il continuo monitoraggio del territorio. Nel giro di due settimane i veneti hanno scoperto che alcune cave, a Noale e a Paese, erano state trasformate in depositi di rifiuti che dovevano finire sotto le strade del Veneto. E che una ditta seppelliva nei pressi di un capannone di Bagnoli, nel padovano – continua la nota del gruppo consiliare M5S – rifiuti pericolosi per non doverli smaltire correttamente.
E la lista prosegue all’infinito, fra autostrade costruite sul pattume e falde inquinate. Mentre non sappiamo quale sia esattamente l’infiltrazione della criminalità organizzata nel sistema rifiuti veneto. Per fortuna ci sono i cittadini, che fotografano e segnalano situazioni a rischio dimostrando che i veneti tengono tantissimo alla loro terra. Chi non tiene al Veneto è invece una politica che per decenni non si è accorta di quanto stava accadendo nella nostra stupenda regione. Stiamo raccogliendo quotidianamente segnalazioni, informazioni e richieste di aiuto da parte dei veneti, che sono preoccupati per le discariche abusive, gli sversamenti e i molti casi di inquinamento. È arrivato il momento di riprenderci il Veneto, qui non c’è spazio per le mafie e per chi inquina, e nemmeno per chi fa finta di non vedere. Parbonetti, dicevamo, ha fatto la sua parte. I cittadini hanno fatto la loro. E noi stiamo facendo la nostra parte: abbiamo già coinvolto la giunta veneta perché ci dicano immediatamente cosa hanno fatto sul caso di Noale e Paese, ma i chiarimenti devono ancora arrivare. Incalziamo il governo regionale su questi temi e li abbiamo messi alle strette. Abbiamo chiamato in causa le Procure del Veneto per i Pfas e non molliamo un punto su nessuno di questi temi, ma abbiamo bisogno di tutti i cittadini in questa importante battaglia”