Pierpaolo Longo, candidato al Consiglio Regionale del Veneto, lancia la sua proposta a sostegno delle giovani famiglie. Prioritario il tema del lavoro: “La Regione deve facilitare gli investimenti aziendali e snellire la burocrazia”
Perché non investire le risorse del reddito di cittadinanza per assistere la maternità, consentendo alle giovani famiglie di non sacrificare né i figli, né il lavoro? A farsi latore di questa proposta, che affronta al contempo temi sociali ed economici, è Pierpaolo Longo, volto nuovo della politica veneta e candidato al Consiglio Regionale del Veneto.
“Il ruolo della Regione di domani – aggiunge Pierpaolo Longo – dovrà essere quello di permettere alle neo-mamme e ai neo-papà di avere una rete di servizio adatta all’infanzia, che non gravi sull’economia familiare e che possa essere territorializzata in relazione alla propria residenza. Il sistema welfare infantile è la soluzione alla gestione del tempo della maternità, in cui le mamme sono attive e disponibili al lavoro, senza doverlo sacrificare per la difficoltà a reperire asili nido e scuole d’infanzia, sempre più onerosi”.
Il tema del lavoro è uno dei punti cardine del programma di Pierpaolo Longo.
“Non abbiamo ancora la consapevolezza di quanto dura sarà la situazione economico-finanziaria dei prossimi mesi, ed è proprio in uno scenario simile che le aziende devono essere messe nella condizione di creare opportunità d’impiego. Fondamentale è il ruoto della Regione, che deve essere in grado di incentivare il lavoro e le imprese. Siamo tra le realtà che sviluppano più innovazione, un modello in Europa. Il Veneto vuole lavorare, dopo l’emergenza pandemica ogni categoria aveva solo un obiettivo, rialzare la serranda, e lo abbiamo fatto, ma non è sufficiente. Ora la Regione deve farsi facilitatrice dell’investimento e della semplificazione degli iter burocratici per aziende, artigiani, commercianti grandi e piccoli. Non possiamo pensare solo ai grandi gruppi aziendali, abbiamo strumenti per dare risposte a quel multiforme tessuto imprenditoriale che ha costruito l’economia dei nostri territori e ha generato ricchezza. Sarà opportuno lavorare sull’abbattimento del cuneo fiscale. In Regione è possibile, a patto che ai tavoli decisionali ci siano tutta la determinazione e l’unità d’intenti necessari per raggiungere questo obiettivo”.
Comunicato Stampa