Giorni di lavoro intensi per il governo e gli esperti: dai loro studi e valutazioni dipende la riapertura o meno di scuole, ristoranti, negozi, palestre dal prossimo 7 gennaio. Il 6 gennaio è l’ultimo giorno regolato dal Decreto Natale, con l’alternanza di giorni rossi e arancioni. Il 15 scade invece il Dpcm che impone numerose limitazioni, come la chiusura dopo le 18 di bar e ristoranti.
Decisivo, sarà il monitoraggio del prossimo 5 gennaio per capire quali regioni saranno in zona gialla, chi in arancione e chi, se ci saranno, in rosso. I dati non sono confortanti, l’indice Rt, che calcola i nuovi contagiati rispetto al numero di tamponi effettuati, nelle ultime ore è andato oltre il 14%. Il Veneto continua ad indossare la ‘maglia nera’. Bisognerà monitorare attentamente anche la tenuta delle strutture sanitarie. Ciò fa presumere che rimarranno ancora chiusi gli impianti sciistici, palestre e piscine mentre sembrerebbero aprirsi spiragli per i musei.
Sembra scontato che il coprifuoco dalle 22 alle 5 venga prorogato, così come l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso e di mantenere il distanziamento di almeno un metro. Così come rimarrà sempre in vigore il divieto di assembramento e la facoltà per i sindaci di chiudere strade e piazze delle città in modo da impedire gli affollamenti.
Riapertura della scuola dal 7 gennaio
Dal 7 gennaio riparte la scuola in presenza anche al liceo (sia pur al 50 per cento). Regolari asili, scuole elementari e medie.
I negozi
Dal 7 gennaio riaprono i negozi, ma si torna all’orario di chiusura tra le 19,30 e le 20. Non è invece prevista al momento la riapertura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
Bar e ristoranti
Dal 7 gennaio riaprono i bar e i ristoranti fino alle 18. Rimane l’obbligo di sedere al massimo in quattro al tavolo e di indossare la mascherina quando non si sta seduti. Dopo le 18 e fino alle 22 sarà consentito l’asporto, ma resta vietato consumare cibo e bevande nelle adiacenze. Sempre consentita la consegna a domicilio. Probabilmente la riapertura serale o meno dei ristoranti dipenderà anche dall’assegnazione delle fasce ma, occorre ricordarlo, alle 22 scatta il coprifuoco.
Trasporti pubblici
La capienza su bus e metropolitane rimane fissata al 50 per cento e non si prevede di aumentare i posti dopo il 15 gennaio a maggior ragione dopo la riapertura di scuole, uffici e negozi.
Palestre e piscine
È in corso una valutazione del ministero dello Sport e del Cts per la riapertura di palestre e piscine dopo il 15, con regole che garantiscano soltanto le lezioni individuali, ad esempio una sola persona per corsia ma ciò limiterebbe di molto le attività rivolte a bambini e ragazzi.
Sci e sport di contatto
Fermi gli sport di contatto e ancora chiusi gli impianti sciistici. La prevista riapertura delle piste il 7 gennaio è stata rinviata dopo il parere del Comitato tecnico scientifico, che ha chiesto alle Regioni di rivedere le linee guida.
Cinema e teatri
Situazione difficile per cinema e teatri che rischiano seriamente di rimanere chiusi anche a gennaio.
Musei e mostre
L’unico settore che potrebbe ottenere il via libera è quello dei musei e delle mostre, sia pur con ingressi contingentati.