E’ notizia di queste ore il procedimento disciplinare avviato nei mesi scorsi dal ministero della Difesa dopo la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”.
Nel provvedimento con cui il ministero della Difesa ha sospeso il generale Roberto Vannacci, secondo quanto rende noto il difensore, Giorgio Carta, si “stigmatizzano le circostanze della pubblicazione del libro ‘Il mondo al contrario’ che avrebbe asseritamente denotato ‘carenza del senso di responsabilità’ e determinato una “lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata”, “compromettendo il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell’ambito della compagine militare”.
Nei confronti dell’ufficiale dell’Esercito Italiano c’è anche un’indagine in corso per diffamazione aperto dopo la querela sporta dalla campionessa di pallavolo stella della Nazionale azzurra Paola Egonu.
A rendere pubblica la notizia è La Nazione, spiegando che al centro della querela ci sono le contestate frasi sui “tratti somatici” dell’atleta. Il pubblico ministero ha optato per l’archiviazione, decisione impugnata dalla Egonu e adesso si attende la decisione del gup che dovrà decidere se procedere con l’archiviazione o se disporre il giudizio per il generale.
Vannacci è coinvolto infine, per un’inchiesta della procura militare per l’ipotesi di truffa e peculato. L’inchiesta è partita dopo l’esito di un’ispezione ministeriale, che ha spedito la relazione alla magistratura. Dalla relazione, emergerebbero presunte “anomalie” nei rimborsi spese e indennità percepite fra il 2021 e il 2022, mesi in cui il generale Vannacci rappresentava la Difesa a Mosca.