‘Il Commissario della Provincia di Vicenza e il Sindaco di Zugliano dovrebbero gestire l’Italia’. L’intervento di Pierantonio Zanettin, onorevole al Senato
è risuonato forte e chiaro e per qualche minuto ha lanciato una scia luccicante su Vicenza ed un suo piccolo comune del nord. Nella sua critica al disegno
della legge di stabilità, che a suo dire ‘appare drammaticamente lontano dalla realtà profonda del nostro paese’, Zanettin ha citato Attilio Schneck e Romano
Leonardi come esempi da emulare per il buon governo dello Stato.
‘Attilio Schneck, ex presidente e ora Commissario della Provincia – ha spiegato Zanettin – dal 2006 ad oggi ha ridotto il personale di oltre il 22% e nell’Ente Provincia di Vicenza le spese del personale incidono del 19% quando la media nazionale è del 33%. Romano Leonardi, Sindaco di Zugliano, un paese di 6.700 anime, ha un dipendente ogni 293 abitanti mentre la media nazionale ne ha uno ogni 101 abitanti e in Sicilia addirittura 1 ogni 47 abitanti’.Ma le cifre citate da Zanettin non si sono fermate qui, e nel suo monologo in
aula si è spinto oltre per elogiare l’operato dei due rappresentanti locali.
‘Il debito di Zugliano – ha sottolineato – che al 31 dicembre 2006 ammontava a 3.700.000 euro, è stato ridotto del 65% ed oggi ammonta a 1.480.000 euro. Dal
2007 il Comune di Zugliano non contrae più mutui per investimenti, ma nel frattempo ha eseguito investimenti per oltre 11 milioni di euro, tutti
autofinanziati. Come dire questa è la spending review in salsa veneta. Forse – ha concluso – la stessa ricetta dovrebbe applicarsi anche al resto del Paese’.
Con l’intervento dell’onorevole Zanettin, nelle aule del Senato si è aperto uno squarcio di luce che ha illuminato la provincia dal Bacchiglione all’Astico.
‘Sono contento che sia stato riconosciuto il nostro operato – ha commentato Attilio Schneck – se fossero tutti come noi in Italia non ci sarebbe debito
pubblico e non ci sarebbe bisogno della spending review. Qualcuno dovrebbe articolare ragionamenti che non si fermano ai costi standard, ma che si
spingano fino a capire che tutta la spesa pubblica va rivista e tagliata. Lo Stato Italia fagocita e mangia l’economia a scapito dello sviluppo. Tutto
dovrebbe essere rivisto in chiave drastica e definitiva, dalla Costituzione da riscrivere alla competitività mondiale da recuperare. Lo Stato – ha concluso –
deve potenziare le infrastrutture ma poi deve lasciar fare gli investimenti ai privati’.
Soddisfazione per la citazione è stata espressa anche da Romano Leonardi, che con un motto di orgoglio ha commentato: ‘Abbiamo lavorato duramente e con buon
senso. L’intervento di Zanettin ha dimostrato che i risultati sono stati capiti e apprezzati ed evidentemente sono talmente importanti da meritare di essere citati in Senato’.
di redazione Thiene on line