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Green Pass: le nuove misure del Governo contro l’impennata dei contagi

Nella serata di mercoledì 5 gennaio il Consiglio dei Ministri ha varato all’unanimità un nuovo decreto legge per contrastare l’inarrestabile escalation di casi di infezioni di covid-19, nella sua nuova contagiosissima variante Omicron.

La prima stretta, la più importante e quella che sicuramente desterà le maggiori contestazioni, è l’introduzione dell’obbligo vaccinale per i lavoratori con più di 50 anni. Dal 15 febbraio, infatti, tutti gli over 50 per poter lavorare dovranno dotarsi indistintamente di super green pass, così nel pubblico come nel privato.

Dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro potrà sospendere il lavoratore per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi, rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso.

Viene prevista una sanzione amministrativa tra 600 e 1.500 euro per chi non rispetta il divieto; stessa sanzione per chi accede ai luoghi di lavoro senza Green pass. Il decreto non prevede sanzioni per I disoccupati che rifiutano il vaccino.

Viene introdotto l’obbligo di green pass anche per accedere ai servizi alla persona, nei pubblici uffici, per ottenere servizi bancari e postali e per entrare nei negozi e nelle attività commerciali; in questi casi tuttavia basterà essere dotato di Green Pass base, ovvero sarà sufficiente aver fatto il tampone.

L’obbligo di green pass per i servizi alla persona scatterà dal 20 gennaio, mentre per le altre attività dal primo febbraio, previa adozione di un nuovo dpcm che individuerà le attività escluse dall’obbligo.

Novità anche per la gestione della didattica a distanza nelle scuole.

Per nidi ed asili basterà anche un solo positivo in classe per fare scattare la sospensione delle attività per 10 giorni. Per le scuole primarie, invece, con un positivo bisognerà fare i test antigenici e molecolari a tutta la classe; con due positivi, tutti in DAD per almeno 10 giorni.

Alle scuole superiori e alle medie la DAD scatterebbe solo al quarto caso in classe; con tre casi in classe passano in DAD i ragazzi che non hanno ancora concluso il ciclo vaccinale o che siano guariti da più di 4 mesi, mentre i vaccinati resterebbero in presenza e comunque monitorati. Con soli due casi, didattica in presenza e semplice autosorveglianza per tutti, con obbligo di indossare mascherine FFp2.

Vengono previste anche nuove misure per il tracciamento dei positivi nella popolazione scolastica. Il Commissario per l’Emergenza, infatti, ha autorizzato lo stanziamento 92 milioni e mezzo di euro fino al 28 febbraio 2022 per effettuare gratuitamente i test agli studenti in autosorveglianza, in modo da assicurare il monitoraggio dei contagi sulla popolazione scolastica.

F.C.