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Gimbe: “No terrorismo su variante Omicron, non la conosciamo’

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” ed ha pregato i media di non fare terrorismo sulla nuova variante del Covid. ‘Non la conosciamo ancora’.

LA VARIANTE OMICRON

“La gestione della pandemia continua a guardare solo i confini nazionali- ha affermato Cartabellotta- L’approccio globale siamo molto lontani dal poterlo mettere in atto. Certo è che le varianti di preoccupazione finiscono sempre per emergere in Paesi che hanno basse coperture vaccinali. Non bisogna fare terrorismo, ho trovato eccessiva nei toni la comunicazione fatta dai media su questa varianteOggi non abbiamo le informazioni per poter annunciare una catastrofe, bisogna prendere tempo sapendo che ci vorranno almeno 2 settimane per capire se gli effetti delle mutazioni saranno reali. Gli scienziati non sono particolarmente preoccupati”.

I NUOVI VACCINATI

“Nella settimana 22-28 novembre, rispetto alla precedente, c’è stato un bell’aumento quasi del 31% di nuovi vaccinati. La quota di persone indecise che poi si convincono con varie modalità non ci ha ancora fatti arrivare allo zoccolo duro di chi si pone per motivi ideologici. C’è ancora spazio per convincere altre persone. I colloqui personalizzati con i medici sono quelli secondo me più efficaci in questo senso”.

LE TERZE DOSI

Abbiamo accelerato, siamo attestati ad una media mobile di 250mila persone. L’aereo sta decollando, ma è ancora in fase di decollo”.

LA SITUAZIONE COVID IN ITALIA

“Stiamo vedendo una crescita dei nuovi casi giornalieri lineare, non esponenziale. In poco più di 5 settimane i casi sono quintuplicati, ma se guardiamo i pazienti ospedalizzati sono poco più che raddoppiati e le terapie intensive non sono neppure raddoppiate. L’impatto a livello ospedaliero viene ammortizzato dalla copertura vaccinale. Sappiamo ovviamente che il vaccino non è perfetto, che bisogna fare la terza dose, ma finora è quello che ci sta permettendo di tenere tutto aperto. Non si vedono all’orizzonte altre Regioni che possano andare in tempi brevi in zona gialla”.

I CONTAGI A SCUOLA

“Avevamo sottolineato tempo fa che puntare esclusivamente sulla campagna vaccinale era un rischio molto azzardato, soprattutto perché sotto i 12 anni il vaccino non è ancora disponibile. Su tutti gli interventi di miglioramento ambientale, come l’areazione dei locali, si è fatto veramente molto poco. A questo aggiungiamo l’assenza di screening sistematici”.

LOCATELLI: ‘PIU’ CONTAGIOSA NON PIU’ PERICOLOSA’

“Quello che noi sappiamo è che questa variante Omicron è diventata velocemente quella largamente preponderante in Sudafrica, dove è stata isolata dopo essere stata inizialmente segnalata in Botswana e sappiamo anche che in quel paese c’è stato un incremento di circa il 260% nel numero delle persone contagiate. Entrambi questi riscontri ci fanno ipotizzare che sia una variante connotata da maggior contagiosità e questo largamente giustifica da un lato quella che è stata la misura che è stata adottata per prima dall’Italia e poi da altri paesi dell’Unione europea, cioè quella di chiudere i voli dagli 8 paesi in cui vi è evidenza di concentrazione di questi casi e, dall’altra, anche dell’iniziativa di stamane, ossia la riunione urgente dei ministri della Salute del G7″. Lo ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, ospite a Sky Tg24.

Locatelli ha aggiunto: “Diciamolo molto chiaramente, non vi è nessun dato nascosto o che non si vuol rivelare che in qualche modo sottende a queste decisioni. Quindi, massima trasparenza come sempre. Va tenuta sotto controllo, dobbiamo ancora capire se è connotata da maggior patogenicità, cioè maggior capacità di provocare malattia grave o meno. Sembrerebbe di no, dai dati che vengono dal Sudafrica, però ricordiamoci anche che quella è una popolazione decisamente più giovane rispetto a quella per esempio italiana e quindi a questo punto va in qualche modo valutata accuratamente con studi che vanno condotti rigorosamente, così come dovranno esserlo quelli immunologici, perché ci sono parecchie mutazioni, più di 30 sulla proteina spike, che è quella che lega il Coronavirus al nostro recettorepresente sulle cellule umane, cioè su ACE2, ma questo non vuol necessariamente dire che il tutto determinerà un calo nell’efficacia vaccinale assai importante. Magari qualcosa si ridurrà ma questa è una ragione di più per procedere con la somministrazione delle dosi ‘booster’ e per chi non è vaccinato per farsi vaccinare”.

Locatelli ha poi precisato che “è molto probabile che la variante Omicron sia più contagiosa, visto che è diventata in fretta la predominante in Sudafrica e che ha determinato un incremento dei casi. Però, da qui a dire che diventi più pericolosa in termini di capacità di provocare malattia grave è tutto da dimostrare. Anzi, pur essendo quel paese connotato da una popolazione giovane, sembrerebbero andare in direzione opposta. Quindi, come si dice, calma e gesso”. Locatelli ha infine affermato: “Vediamo di studiare bene la situazione non sottovalutando nulla, ma neanche drammatizzando. Soprattutto, e mi ripeto perché l’ho sentito in una maniera che in qualche modo suscita perplessità, non c’è nulla che si tenga nascosto alla popolazione”.