Fabrizio Corona, il fotografo dei Vip latitante da alcuni giorni dopo essersi sottratto, a Milano, a un provvedimento di arresto, si sarebbe costituito a Lisbona. L’indiscrezione emerge da fonti vicine alle indagini. La Polizia di Stato ha precisato che Corona, vistosi braccato, ha anticipato l’arresto consegnandosi alla polizia portoghese. Investigatori della Squadra Mobile, infatti, erano in Portogallo da alcuni giorni, e stavano già sulle sue tracce.
“Più che costituito si è arreso”, è il commento dei vertici milanesi della Questura. Fabrizio Corona, sentendosi ormai catturato, ha dato un appuntamento per consegnarsi e lo ha fatto nella stazione ferroviaria metropolitana di Queluz, ad agenti portoghesi a cui si sono affiancati gli investigatori italiani. Ora gli investigatori sono con lui, che appare in preda a un evidente sconforto “e piange”.
Fabrizio Corona è stato fermato in una stazione della metropolitana di Lisbona, dove era da solo. Sulle tracce di Corona c’erano da giorni gli uomini della polizia di Milano e quelli dell’Interpol. Al fermo di Corona ha partecipato anche la polizia portoghese.
IN VIDEOMESSAGGIO SU FB, MI VADO A COSTITUIRE
In un videomessaggio postato questa mattina su Facebook, Fabrizio Corona aveva annunciato che stava per consegnarsi alla polizia. “Sono arrivato adesso in Portogallo dopo 4 giorni di viaggio, mi sto consegnando spontaneamente alle autorità portoghesi”, dice nel video.
“Da ieri investigatori della Squadra mobile di Milano, dell’Interpol e della polizia portoghese lavorava all’individuazione del Sig. Corona. Le indagini avevano fin da sabato permesso di raccogliere elementi circa la probabile presenza del ricercato a Lisbona. La scorsa notte alcuni soggetti, ritenuti vicini al latitante, sono stati identificati e sottoposti a controllo, anche presso le loro abitazioni. Nella mattinata odierna, il ricercato si è arreso”. Lo ha precisato la Polizia di Stato. L’arresto di Corona ha immediatamente cancellato anche le polemiche emerse nei giorni scorsi, quando il fotografo era riuscito a dileguarsi. Secondo indiscrezioni, infatti, gli inquirenti che coordinano le indagini hanno già telefonato per complimentarsi per l’operazione con gli investigatori milanesi. “Si, si, ci ha fatto i complimenti in diretta”, hanno confermato in Questura.
Fabrizio Corona, venerdì scorso, dopo essere sparito dalla palestra nel centro di Milano, a poche centinaia di metri da casa sua, è espatriato in auto verso la Francia; poi si è volatilizzato. Inseguito da un mandato di cattura internazionale, dopo la condanna a cinque anni (e un cumulo di pene superiore ai sette) per l’estorsione ai danni dell’ex giocatore juventino David Trezeguet, potrebbe essere in Francia, Spagna e Portogallo, dove abitano alcuni suoi conoscenti che potrebbero aiutarlo nella latitanza.
Nei giorni, però, sembra essersi creata una vera e propria psicosi: sono decine e decine le segnalazioni di persone che si rivolgono agli investigatori milanesi, incaricati delle ricerche, per dire di aver visto il fuggitivo: il fotografo dei Vip è segnalato a Nord, a Sud e anche all’estero, dove, secondo la Procura generale di Torino, probabilmente ormai si trova. Il settimanale ‘Oggi’ ad esempio riporta che Corona è stato avvistato a Santo Domingo, nella stessa località dove ha casa Marcello Dell’Utri.
L’appello a costituirsi e a pagare il suo debito con la giustizia è ribadito dalle persone che gli sono state vicine: “Penso che scappare non serva a nulla, Fabrizio deve tornare e consegnarsi alla giustizia; qui lascia un figlio che in questo modo farà soffrire ancora di più”, torna a dire l’ex agente dei vip, Lele Mora. “Fabrizio era malato di soldi, successo e protagonismo, l’ho sempre difeso e aiutato – ricorda Mora in una sorta di autocritica – ma dal 2009 ho interrotto i rapporti perché ho capito che non sarebbe mai cambiato”.
Mora lo invita a pensare a suo figlio e alla sua ex moglie, Nina Moric: “Nina sta soffrendo moltissimo perché malgrado tutto è ancora innamorata di Fabrizio e si prende cura di suo figlio, lo adora come una mamma vera, è una donna stupenda”. “Il successo è come un leone, se lo sai domare puoi conviverci, altrimenti ti divora – riflette Lele Mora -. Io mi sono fatto male con le mie stesse mani, ho sbagliato e adesso sto pagando, preferivo fare carezze a nani e ballerine piuttosto che ai miei cari, adesso so che l’amore per i miei figli è quello che mi ha salvato e l’unica cosa che conta”. (ansa)