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Farmaci, raddoppia la tariffa notturna. Salasso nei piccoli paesi

Aumenta il prezzo dei farmaci acquistati durante l’orario notturno. “In base all’aggiornamento tariffario, in vigore dal 9 novembre scorso – ricorda Federfarma – il diritto addizionale per il turno di notte è stato rivalutato a 7,50 euro per le farmacie urbane e per quelle rurali non sussidiate, mentre è passato a 10 euro per le rurali sussidiate“. Un aumento che ha suscitato non poche polemiche e che “a prima vista può sembrare consistente. Ma va considerato che l’ultimo aggiornamento risaliva al 1993“, precisa Marco Cossolo, presidente Federfarma.

Nel ’93, chiarisce, “l’importo dovuto era stato fissato a 3,87 euro per le farmacie urbane e 4,91 euro per le farmacie rurali sussidiate. La remunerazione del servizio notturno è restata ferma per 24 anni – sottolinea – E’ chiaro che se fosse stata aggiornata ogni due anni, come previsto dalla norma, l’aumento sarebbe stato lento e progressivo nel tempo, e non avrebbe perciò fatto tanto clamore”.

“C’è da dire anche che nei casi di vera necessità, vale a dire quando il farmaco è prescritto in regime di Ssn dalla guardia medica, oppure è prescritto dal medico su ricetta Ssn con l’indicazione del carattere di urgenza – prosegue Cossolo – l’importo del diritto addizionale è a carico del Ssn e quindi non grava sul cittadino. Nel caso poi di un paziente dimesso dal pronto soccorso, la prima dose della terapia viene somministrata in ospedale e il proseguimento della cura avviene di solito il giorno successivo, quindi c’è tutto il tempo per andare in farmacia nel normale orario di apertura”.
(da Adnkronos)